Regione Lombardia ha approvato le linee guida per disciplinare la realizzazione dei Data Center sul territorio e offrire alle Amministrazioni locali un primo strumento per gestire al meglio le richieste degli operatori economici, con priorità al recupero di siti inattivi, aree brownfield o aree da rigenerare.
Lo prevede una delibera della Giunta regionale approvata su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, di concerto con l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi.
“In mancanza di una legislazione specifica, a livello nazionale, che regoli la realizzazione e l’insediamento di Data Center – ha spiegato l’Assessore Guidesi – Regione Lombardia ha formulato linee guida che forniscono ai Comuni alcuni utili elementi di contesto, nell’attesa di un provvedimento normativo nazionale più puntuale”.
I Data Center o centri di elaborazione dati (CED) sono infrastrutture fisiche in cui vengono localizzate le apparecchiature (server, sistemi di storage, etc.) e i servizi di gestione delle risorse informatiche, ovvero l’infrastruttura IT, funzionali a uno o più fruitori. Svolgono un ruolo centrale sia nell’archiviazione rapida e sicura dei dati sia nei servizi digitali, in particolare nell’implementazione e nello sviluppo delle applicazioni di intelligenza artificiale. I data center possono, pertanto, contribuire non solo alla crescita economica e all’innovazione, ma anche alla riduzione di emissioni, all’ecosostenibilità e all’aspetto occupazionale.
I principali punti di attenzione riguardano:
– Lo sviluppo di nuovi investimenti in grado di provocare un effetto moltiplicatore su progettualità anche in altri settori, nonché sulla creazione di posti di lavoro.
– L’attrazione di capitali nazionali ed internazionali volti alla promozione del Paese come destinazione di investimento.
– La tutela del territorio, del paesaggio e dell’ambiente nelle aree interessate dalla struttura.
– La capacità delle strutture di essere autonome dal punto di vista energetico.
– Priorità al recupero di siti inattivi, aree brownfield o aree da rigenerare.
“I Data Center – afferma Terzi – sono opere infrastrutturali digitali strategiche e in continua evoluzione: è importante offrire agli Enti locali e agli operatori interessati indirizzi uniformi sotto il profilo urbanistico e ambientale, individuando criteri e modalità per la localizzazione di queste infrastrutture. Regione compie quindi un passo avanti in questa direzione anche per venire incontro alle tante richieste dei player del settore, interessati a investire sul territorio regionale per lo sviluppo dei Data Center”. (LNews)