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Donne e diritti: cosa sta accadendo nella nuova legislatura

Veterani già a lavoro con la nuova legislatura. Depositati da Forza Italia e Lega tre DDL che mettono a rischio la legge 194/78. Cosa stanno rischiando le donne italiane?
| 21 Ottobre 2022 | ATTUALITÀ, POLITICA

Una classe politica che non sta perdendo tempo quella dei veterani rieletti e che punta a rivoluzionare tutto ciò per cui le donne hanno combattuto per molti anni.

Passo per passo analizziamo le nuove proposte di disegno di legge depositate da poco e  capiamo come potranno intaccare la libertà conquistata (ora in pericolo) delle donne.

Maurizio Gasparri eletto senatore di Forza Italia per la nona volta si è dato subito da fare.

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Depositata dallo stesso una proposta di disegno di legge volta a modificare l’Articolo 1 del Codice Civile tentando di riconoscere la  capacità giuridica fin dal concepimento.

Attualmente, secondo il Codice Civile, la capacità giuridica avviene dal momento della nascita.

Non è ancora possibile leggerne il contenuto, ma è confermato sul sito del Senato l’avvenuto deposito della proposta di modifica.

Una proposta che ha sollevato scompiglio in parlamento e che metterebbe in discussione i punti cardine della Legge 194 sul diritto di aborto.

Nulla di nuovo per il Senatore Gasparri che ha depositato tale modifica agli inizi di tutte le nuove legislature negli ultimi anni.

Un lascito di Carlo Casini, ricordiamo fondatore del primo movimento italiano anti-abortista (Movimento per la vita) al quale il Senatore risulta essere molto affezionato.

La seconda proposta giunge dalla Lega, il senatore Massimiliano Romeo, interessa le sue forze e le sue attenzioni per  la presenza nei consultori di “personale medico e ostetrico anche obiettore di coscienza”.

Secondo la proposta, già depositata l’anno scorso, i consultori andrebbero rivisitati per assicurare la tutela della vita umana fin dal suo concepimento.

Terzo, ma non ultimo ddl, depositato sempre dal senatore Gasparri prevede di istituire una “giornata della vita nascente” che nella sua fattispecie non andrebbe ad intaccare la legge 194/78, ma sicuramente ne alimenterebbe il retaggio culturale (che si credeva ormai superato) delle realtà anti-aborto.

La notizia del deposito dei ddl di Gasparri è avvenuto il giorno successivo all’elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera, che sia una fortuita  circostanza? I dubbi sono molti, visto il riconosciuto integralismo del neo eletto presidente alla Camera.

Parecchia l’indignazione generale delle donne destinata ai primi atti della nuova maggioranza.

Proposte di disegno di legge che comprometterebbero il significato della legge 194.

Un momento storico per le donne italiane nel quale potrebbero mettere in dubbio diritti che ormai davano per scontati, una libertà di scelta personale che a questo punto sentivano di propria  appartenenza.

TAG: Aborto, consultori, diritto del concepito, donne, Massimiliano Romeo, Maurizio Gasparri
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