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Papa Francesco in Canada per chiedere perdono ai nativi

| 25 Luglio 2022 | ATTUALITÀ

Papa Francesco è arrivato in Canada. L’aereo del Pontefice, decollato stamattina da Roma, è atterrato verso le 11.20 ora locale (le 19.20 in Italia) all’aeroporto di Edmonton, capoluogo della provincia occidentale dell’Alberta, prima tappa della sua visita nel Paese. All’arrivo, il Pontefice è stato accolto dalla governatrice generale Mary Simon e dal primo ministro Justin Trudeau.

Non sono previsti altri impegni durante la giornata in modo da smaltire il lungo viaggio aereo e le otto ore di fuso orario. Si tratta del 37esimo viaggio internazionale del suo pontificato, che porta a 56 i Paesi visitati da Bergoglio. È il quarto viaggio di un Papa in Canada, dopo i tre di Wojtyla (nel 1984, nel 1987 e nel 2002).

Uno degli obiettivi della visita del Papa in Canada è quello di riconciliare la Chiesa con le popolazioni native. “Cari fratelli e sorelle del Canada, vengo tra voi per incontrare le popolazioni indigene. Spero che, con la grazia di Dio, il mio pellegrinaggio penitenziale possa contribuire al cammino di riconciliazione già intrapreso. Per favore, accompagnatemi con la preghiera”, ha scritto Francesco in un tweet prima di partire per Edmonton.

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Il Pontefice ha deciso di partire dopo gli incontri avuti, tra marzo e aprile, con le popolazioni indigene canadesi Me’tis, Inuit, First Nations e Me’tis Manitoba, che sono state vittime di assimilazioni forzate e discriminazioni a cui le stesse autorità cattoliche locali hanno preso parte. In quelle occasioni il Papa aveva fortemente condannato ogni “colonizzazione ideologica” e aveva manifestato “dolore e vergogna per il ruolo che diversi cattolici, in particolare con responsabilità educative, hanno avuto in tutto quello che vi ha ferito, negli abusi e nella mancanza di rispetto verso la vostra identità, la vostra cultura e persino i vostri valori spirituali”.

I capi delle comunità autoctone First Nations, nelle scorse ore, hanno detto: “È un momento storico importante per i sopravvissuti del sistema scolastico residenziale e del danno causato dalla Chiesa cattolica. Siamo stati colpiti tutti da questo sistema, direttamente o indirettamente. Queste scuse riconoscono quanto abbiamo vissuto e creano un’opportunità per la Chiesa di riparare ai rapporti con i popoli indigeni in tutto il mondo. Ma non finisce qui: c’è molto da fare. È solo un inizio”.

TAG: #NativiAmericani, Canada, Papa Francesco, Vaticano
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