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Coronavirus, Oms e Bill Gates. Il vero volto della pandemia

| 16 Maggio 2020 | ATTUALITÀ, SALUTE

Giù la maschera. Troppo cose non tornano in questa brutta storia. Il Coronavirus è il cavallo di Troia per un cambiamento radicale delle nostre vite e per un controllo senza limiti sulle nostre libertà.

Può sembrare un film di fantascienza, ma invece è il progetto, che stanno portando avanti. In questo giochetto un ruolo chiave viene svolto da Bill Gates, Oms ecc. Non ha peli sulla lingua la deputata (Gruppo Misto) Sara Cunial, intervenuta alla Camera, il 14 maggio.

Nel corso della sua dichiarazione di voto è partita dai cosiddetti rappresentanti dei poteri forti e delle lobby industriali, poi ha attaccato i tecnocrati inseriti nelle task force del governo e ha quindi risollevato la questione degli interessi delle multinazionali del farmaco e delle fondazioni che operano in campo medico sanitario e che, secondo Cunial, “agiscono a fini di profitto sfruttando l’emergenza epidemica”:

“Il vero obiettivo di tutto questo è il controllo totale è il dominio assoluto sugli esseri umani ridotti a cavie e a schiavi, violandone le sovranità e il libero arbitrio. Il tutto tramite i vostri inganni travestiti da compromessi politici”.

Quindi, è passata all’attacco diretto al capo dello Stato: “Mentre voi stracciate il codice di Norimberga con Tso, multe e deportazioni, riconoscimenti facciali e intimidazioni, avallate dallo scientismo dogmatico, protetto dal nostro pluripresidente della Repubblica, che è la vera epidemia culturale di questo Paese, noi fuori, con i cittadini moltiplicheremo i fuochi di resistenza in modo tale che vi sia impossibile reprimerci tutti”.

Non è certo una novità, ma è positivo il fatto, che finalmente se ne parla… Ai primi di maggio anche la puntata di Report, condotta da Sigfrido Ranucci è stata molto chiara: “L’OMS negli anni è diventata un’agenzia privata, l’80% arriva da finanziamenti privati o vincolati dai donatori. Dopo gli Stati Uniti c’è Bill Gates che è quello che contribuisce di più, più di tutti gli altri Stati. Ma questo significa che è lui a determinare le politiche e le strategie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La notizia più grande è di aver scoperto di un investimento di Bill Gates di circa 400 milioni di dollari in aziende farmaceutiche. Lo fa attraverso il trust di famiglia che poi è quello che alimenta la sua fondazione con la quale dona all’OMS. Un circolo… Più che conflitto di interessi è un po’ una visione del mondo! Bill Gates cosa fa? Incassa i soldi dalle azioni delle farmaceutiche, veste i panni del filantropo, dona i soldi all’OMS risparmiando di tasse, ridetermina le politiche e può indirizzare i soldi verso il vaccino contro la polio o per la malaria, e poi determina le politiche con cui vanno fatte le cure, magari con quegli stessi prodotti dalle multinazionali in cui ha investito. Forse la salute della popolazione mondiale merita qualcosa di meglio…”

Intanto, i capi di stato e di governo di Italia, Francia, Germania e Norvegia, insieme col numero uno del Consiglio Ue, annunciano un piano di cooperazione globale per la ricerca di un vaccino che azzeri il coronavirus, una mossa che coinvolgerà scienziati e autorità di normazione, industria e governi, organizzazioni internazionali, fondazioni e operatori sanitari.

L’iniziativa, definita in un lettera che la Stampa ha pubblicato in esclusiva per l’Italia, vede la partecipazione di donatori con cui si punta a mettere insieme almeno 7,5 miliardi di euro.

I fondi che saranno raccolti avvieranno una cooperazione globale senza precedenti che coinvolgerà scienziati e autorità di normazione, industria e governi, organizzazioni internazionali, fondazioni e operatori sanitari.

“Sosteniamo l’Organizzazione mondiale della sanità e siamo lieti di unire le forze con organizzazioni esperte come la fondazione Bill e Melinda Gates e il Wellcome Trust. Ogni singolo euro o dollaro raccolto sarà convogliato principalmente tramite – dichiararono i partecipanti – organizzazioni sanitarie mondiali riconosciute come CEPI, Gavi, l’Alleanza per il vaccino, e tramite il Fondo mondiale e Unitaid, per sviluppare e distribuire il più rapidamente possibile e a più persone possibili gli strumenti diagnostici, le terapie e i vaccini che aiuteranno il mondo a superare la pandemia”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nata nel 1946 è l’autorità globale più importante per quanto concerne la salute, il contrasto alle malattie e la tutela di corretti stili di vita.

Gli intrecci poco chiari dell’Oms e Bill Gates partono da lontano. Per il biennio 2016-2017, ha utilizzato un budget da quasi 4 miliardi e mezzo di dollari. Tuttavia, come scrive La Verità, esso è stato per l’87% finanziato da contributi di aziende private che hanno coperto la graduale ritirata dei finanziamenti degli Stati ma sono stati in larga misura vincolati alla realizzazione di progetti commissionati dagli stessi donatori.

Si parla di finanziamenti earnmarked, ovvero condizionati al rispetto di una precisa agenda. E come scrive il quotidiano milanese, citando dati del British Medical Journal, “nel 2017 l’ 80% dei fondi ricevuti dall’agenzia Onu era earmarked“. Tra i finanziatori dell’Oms, “a fare la parte del leone è la creatura di Bill Gates: la Bill & Melinda Gates Foundation (che vanta un patrimonio da 40 miliardi di dollari) ha destinato all’Oms quasi 444 milioni nel 2016, di cui circa 221 vincolati e quasi 457 milioni nel 2017, di cui 213 vincolati a programmi specifici”.

Risultando il secondo donatore singolo dopo il governo degli Stati Uniti e davanti al Regno Unito. Bill Gates si è in particolare concentrato sulla somministrazione dei vaccini nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto africani, affiancando all’impegno per l’Oms quello da finanziatore leader della Gavi Alliance, una partnership pubblico-privata emanazione della sua fondazione che non si limita a portare avanti la benemerita campagna delle vaccinazioni ma punta al tempo stesso a “plasmare” i mercati dell’immunizzazione nei Paesi oggetto d’intervento.

E sul ruolo non limpido di Bill Gates hanno avuto modo di esprimersi anche importanti personalità e istituzioni legate al mondo della sanità. Come segnala Repubblica, tra il 2016 e il 2017 l’Oms ha destinato alla lotta alla polio, malattia oramai resa inoffensiva, “ben 894,5 milioni di dollari.

10 volte di più che alla prevenzione dell’Aids, la quarta causa di mortalità nei paesi poveri”. La storia continua: Nel corso di una conferenza nel 2018, il miliardario aveva previsto la diffusione di un nuovo virus.

In un intervento tenutosi il 27 aprile del 2018 durante la conferenza annuale sui programmi educativi della Massachusetts Medical Society a Boston, aveva predetto che la diffusione di un nuovo virus pandemico nel sud dell’Asia avrebbe potuto uccidere 30 milioni di persone in sei mesi.

Non è finita, qualche tempo fa La Health Impact News e Economic Times India riportavano come la Bill & Melinda Gates Foundation sia stata messa sotto accusa per questioni riguardanti i vaccini.

Tutto è nato da un esposto presentato da alcuni cittadini indiani contro l’Oms, la Gates Foundation e il PATH (Program for Appropriate Technology in Health), accusati di avere sperimentato vaccini su una popolazione assolutamente non informata, vulnerabile e analfabeta, senza fornire né alle famiglie né alle ragazzine le informazioni idonee ad ottenere appunto un consenso informato, senza dare informazioni sui potenziali eventi avversi di quei vaccini e senza garantire alcuna sorveglianza post vaccinale.

La notizia è stata resa pubblica in prima battuta dell’Economic Times India in un articolo con il quale si spiegava che erano stati effettuati test su 16.000 bambine di una scuola tribale nell’Andhra Pradesh, utilizzando il vaccino per il papilloma virus (HPV), nella fattispecie il Gardasil. Nel giro di qualche settimana l’inchiesta ha fatto il giro del mondo.

Secondo l’articolo scritto da KP Narayana Kumar, entro un mese dalla vaccinazione molte delle bambine si sono ammalate e un po’ di tempo dopo cinque di esse sono morte. Altre due bambine sono risultate decedute a Vadodara, nel Gujarat, dove altre 14.000 ragazzine erano state vaccinate con un altro vaccino HPV, il Cervarix prodotto dalla GlaxoSmithKline (GSK).

La cosa sconcertante che sarebbe emersa è che molti dei consensi informati erano stati firmati illegalmente o dai custodi delle residenze dove stavano le studentesse o da familiari analfabeti.

Tutto ciò è stato scoperto solo quando gli attivisti dell’associazione SAMA, un gruppo a tutela della salute delle donne, ha deciso di investigare per scoprire cosa era accaduto. Non è finita . Il magnate della tecnologia ha rivelato il “programma” durante una sessione di Reddit “Ask Me Anything”, qualche settimana fa, mentre rispondeva alle domande sulla pandemia di Coronavirus COVID-19.

Come funziona la schedatura tramite microchip Gates stava rispondendo a una domanda su come le aziende saranno in grado di operare mantenendo le distanze sociali e ha affermato che “Alla fine avremo alcuni certificati digitali per mostrare chi si è ripreso o è stato testato di recente o quando abbiamo fatto il vaccino” I “certificati digitali” a cui Gates si riferiva sono “QUANTUM-DOT TATTOOS” impiantabili nell’uomo su cui i ricercatori del MIT e della Rice University stanno lavorando come un modo per tenere un registro delle vaccinazioni.

Infine, grande importanza viene data dall’Oms al problema dell’obesità, mettendo da parte 7000 bambini, che muoiono ogni giorno per malnutrizione (secondo Save the Children). Beh l’obesità colpisce i paesi ricchi e porta soldi…

Nel 2018 proprio l’ Oms lanciava l’allarme obesità: nel 2016 oltre 1,9 miliardi di adulti e 124 milioni di bambini erano obesi con un forte aumento di incidenza delle patologie non trasmissibili.

Nel 2016, infatti, secondo l’Oms circa 41 milioni di bambini di età inferiore ai 5 anni erano in sovrappeso o obesi. Adottata dall’Assemblea mondiale della sanità nel 2004, la “Strategia globale dell’Oms su dieta, attività fisica e salute descrive le azioni necessarie per sostenere diete sane e attività fisica regolare. La strategia invita tutte le parti interessate ad agire a livello globale, regionale e locale per migliorare le diete e i modelli di attività fisica a livello di popolazione.

L’Oms ha anche sviluppato il “Piano d’azione globale per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili 2013-2020” che mira a raggiungere gli impegni della Dichiarazione politica delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili (NCD), approvata dai capi di Stato e di governo nel settembre 2011 Il “Piano d’azione globale” contribuirà al progresso su 9 obiettivi globali della NCD da raggiungere entro il 2025, compresa una riduzione relativa del 25% della mortalità prematura da NCD entro il 2025 e un arresto dell’innalzamento dell’obesità globale per adeguarsi ai tassi del 2010.

Tant’è che diverse grandi aziende farmaceutiche stanno sviluppando nuovi farmaci anti-obesità. Cioè sostanze o associazioni di sostanze che aiutano a ridurre la massa corporea, perlopiù inibendo il senso di fame o aumentando il consumo di calorie. Secondo la società di analisi del mercato GlobalData sarebbero ben 253 quelli nelle varie fasi di sviluppo.

I giganti di Big Pharma dovrebbero lanciarne sei entro il 2026 sugli otto mercati principali, ovvero gli Stati Uniti, i “magnifici cinque” in Europa (Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito), il Giappone e la Cina.

Attualmente i farmaci approvati dai principali organismi autorizzativi competenti non sarebbero che una manciata: sei dalla FDA (Food and Drug Administration) sul mercato statunitense, due dall’EMA (European Medicines Agency), uno solo dalla Pharmaceuticals and Medical Devices Agency in Giappone e due farmaci dalla China Food and Drug Administration.

Dal punto di vista economico, si parla di previsioni di crescita che – sempre per quanto riguarda i mercati principali – vedrebbero un incremento straordinario del valore delle vendite. Da poco più di 400 milioni di dollari l’anno nel 2012 a una stima vicina agli 8,5 miliardi di dollari nel 2022.

Stando alle analisi del rapporto di previsione 2017-2023 di Analytical Research Cognizance, il mercato globale dei farmaci contro l’obesità registrerà un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 20,9%.

Una corsa al profitto con i soliti noti a spartirsi la torta: Sanofi, AstraZeneca, F. Hoffmann La Roche, GlaxoSmith Kline, Orexigen Therapeutics, Boehringer Ingelheim, Merck & Co, Novo Nordisk, Pfizer.

TAG: Bill Gates, coronavirus, Oms
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