
Papa Francesco ha instaurato un dialogo interconfessionale scaturito dall’esigenza del confronto religioso con tutte le nazioni del mondo, che, in seguito al processo dell’emigrazione dei popoli a livello mondiale, fenomeno meglio definibile con il termine “uomini in fuga”, costituisce un obiettivo ineludibile per far vivere la pace sociale.
La Chiesa Cattolica non viene ridimensionata, semmai accresciuta da tale dialogo, da cui scaturirà la sua evoluzione verso tappe più altamente spirituali che la faranno diventare, ancor più, Chiesa libera ed ecumenica, veramente in grado di accogliere l’intero universo dei credenti, in un progetto di miglioramento morale e sociale senza precedenti. I popoli potranno finalmente dialogare senza remore tra di loro grazie al dialogo religioso intessuto dalla Chiesa Cattolica, seppur in modo sofferto.
Questa è la meravigliosa intuizione di papa Francesco. La Chiesa Cattolica, sin dal suo nascere, è stata minacciata da scismi e divisioni interne ed anche da guerre che hanno denotato come l’amore per il potere e la ricerca della personale affermazione dei propri prelati abbia avuto il sopravvento sugli aspetti spirituali propri del suo costituirsi. La Chiesa, agli albori della sua storia, era l’inseme dei cristiani, di coloro che credevano in Gesù.
Successivamente è diventata la Chiesa istituzionale. Era la Chiesa dei poveri e proprio ai poveri Papa Francesco rivolge la sua attenzione e destina il suo impegno: al povero lungo la strada, al povero emigrante senza diritti umani, alla donna umiliata, ai bambini maltrattati, i quali muoiono di fame. Papa Francesco vuole un mondo migliore, in cui chi ha di più senta l’esigenza di tendere la sua mano solidale a chi non ha niente per costruire insieme un mondo accogliente, in cui ognuno sia un vero uomo e non un rifiuto della società. A chi non piace il messaggio di Papa Francesco? E’ indiscutibile che, per creare un mondo migliore, occorra dialogare con tutte le espressioni religiose che sicuramente hanno a cuore la dignità umana, seppure l’affermano con parole diverse.