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Xylella, il governo vara il ddl per salvare le piante

| 7 Febbraio 2019 | ATTUALITÀ

Il governo sta preparando un ddl da inserire in un prossimo Consiglio dei ministri per la gestione delle calamità naturali, soprattutto nell’ambito dell’agricoltura. Un fondo dal quale le varie regioni possano attingere, evitando che il governo ogni volta debba riunirsi per varare provvedimenti in seguito a disastri ambientali. Intanto il M5S e Lega hanno trovato un accordo sul ‘caso Xylella‘, dopo le polemiche innescate dall’attacco di Beppe Grillo e la decisione del Senato di stoppare l’iniziativa di prevedere il carcere per chi non taglia le piante infette.

La maggioranza, con le firme dei due capigruppo al Senato, Romeo e Patuanelli, hanno presentato ad inizio febbraio un disegno di legge a Palazzo Madama. L’obiettivo è di farlo viaggiare in sede deliberante in Commissione, affinché si diano risposte rapide sul problema. La premessa: ‘La sanità delle piante è sempre più minacciata da organismi nocivi, per le piante e per i prodotti vegetali, i cui rischi di introduzione nel territorio dell’Unione Europea e nazionale sono in costante aumento a causa della globalizzazione degli scambi commerciali e dei cambiamenti climatici; introduzioni che stanno causando perdite economiche per milioni di euro’. Si punta il dito contro il batterio Xylella ma anche sui vincoli regionali e nazionali di varia natura (paesaggistici, idrogeologici, forestali) nelle aree oggetto di eradicazione.

Nel ddl si ricorda che la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Da qui la necessità di varare una norma nazionale che consenta di applicare, in casi di emergenza fitosanitaria, specifiche misure fitosanitarie in deroga a tutti gli eventuali vincoli previsti e in tutti i luoghi nei quali sia necessario rimuovere una fonte di infezione ed evitarne la sua diffusione. Quindi in deroga alla normativa vigente la maggioranza accelera sulla necessità di intervenire d’urgenza con l’eradicazione delle piante infette. Con dei limiti: si potrà non eradicare piante di valore storico purché siano soddisfatte tutte le condizioni. Ovvero le piante ospiti in questione devono essere state sottoposte a campionamento e le analisi non devono risultare infette; le singole piante ospiti devono essere isolate fisicamente dai vettori in modo adeguato affinché tali piante non contribuiscano all’ulteriore diffusione del batterio. Si prevede l’attuazione di misure fitosanitarie, nei confronti di piante e prodotti di piante, nonché di imballaggi, di recipienti o di tutto ciò che possa rappresentare veicolo di diffusione dell’organismo nocivo, al fine di evitare la diffusione del patogeno interessato.

TAG: #LegaAmbiente, #MinistrodellaSalute, ambiente, Lega Nord, M5S, Regione Puglia, Salento
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