La macchina del giornalista e scrittore nazionalista russo Zakhar Prilepin è esplosa a Nizhny Novgorod. L’uomo è sopravvissuto, ma è stato gravemente ferito. In base alle prime ricostruzioni, un ordigno potrebbe essere stato piazzato sotto il veicolo. L’uomo fermato in Russia perché sospettato di essere coinvolto nell’attentato “ha confessato” di avere provocato l’esplosione con una bomba azionata a distanza “su istruzione dei servizi segreti ucraini”. Lo afferma il Comitato investigativo russo citato dalla Tass.
La Wagner pronta a lasciare Bakhmut il 10 maggio: la conferma da Prigozhin, capo del gruppo mercenario privato russo. L’Ucraina ha usato per la prima volta il sistema di missili statunitensi Patriot e ha abbattuto il missile balistico ipersonico russo Kynzhal: lo scrive il sito ucraino Defense Express, che ha ricevuto la foto del relitto. Il Consiglio Ue ha adottato la misura di assistenza del valore di 1 miliardo di euro nell’ambito del Fondo europeo per la pace (Epf) per la fornitura alle forze armate ucraine, tramite acquisto congiunto comune, di proiettili di artiglieria calibro 155 mm e missili, se richiesti.
La Russia ha denunciato il “silenzio inaccettabile” della comunità internazionale che non ha denunciato l’attentato avvenuto contro lo scrittore nazionalista Zakhar Prilepin, rimasto gravemente ferito dopo che un ordigno ha fatto saltare in aria l’auto su cui viaggiava nella regione di Nizhny Novgorod. “Il silenzio delle organizzazioni internazionali competenti in materia è inaccettabile”, si legge in una nota del ministero degli Esteri russo. Per quanto accaduto Mosca ha accusato Kiev e i “suoi sponsor, principalmente gli Stati Uniti”. Secondo gli inquirenti russi, il cittadino ucraino fermato come sospettato ha confessato di aver agito “su ordine dei servizi segreti” di Kiev.