Secondo il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, l’ipotesi di un blackout completo in seguito ai bombardamenti russi “è abbastanza realistica, ma la situazione instabile non spingerà gli ucraini a lasciare il Paese”. In caso di nuovi attacchi contro il sistema energetico ucraino, ha fatto notare ancora, “le persone si sposteranno nelle zone rurali, dove c’è l’opportunità di bruciare legna da ardere”.
“Oggi approveremo un pacchetto di sanzioni molto duro verso l’Iran”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell sottolineando che Teheran continua a negare di aver mandato droni alla Russia dopo l’inizio della guerra e sostiene che non invierà missili. Borrell ha anche ribadito che l’Ue considera inaccettabili le esecuzioni dei manifestanti e che adotterà sul punto una posizione e molto severa.
L’Ucraina “è un Paese in guerra che cerca in tutti i modi di tenere una normalità, nonostante l’energia elettrica non sia costante. Questo è un popolo consapevole di poter liberare il Paese e determinatissimo farlo. Vorrei che venissero qua le persone che dicono agli ucraini di arrendersi. La possibilità che gli ucraini si arrendano non c’è”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, da Leopoli.
Un ponte della città di Melitopol occupata dai russi è stato danneggiato da un’esplosione. “I terroristi ucraini hanno danneggiato un ponte nel villaggio di Kostiantynivka, il quartiere orientale di Melitopol”, ha scritto su Telegram Vladimir Rogov, leader del movimento ‘Siamo insieme alla Russia’, citato dalla Tass. Secondo quanto riferito, un ordigno esplosivo è stato piazzato su un pilastro del ponte. Secondo Rogov, “l’obiettivo dei terroristi è interrompere le forniture di merci vitali, cibo, medicine e materiali da costruzione ai territori liberati delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson”.
Per Kiev, si tratta invece di un ponte strategico per le truppe russe. “A Melitopol, il ponte che collegava la città con il villaggio di Kostiantynivka si è ‘stancato’. Questo è uno dei ponti strategicamente importanti” dopo il ponte di Crimea, ha scritto su Telegram il sindaco ucraino di Melitopol, Ivan Fedorov, sottolineando che gli invasori hanno utilizzato il ponte per trasportare attrezzature militari verso est.