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Il mercato dei casinò nell’ultimo biennio

| 16 Settembre 2022 | ATTUALITÀ

Il comparto del gioco pubblico, complice il boom e la crescita dei canali a distanza, è in una fase evolutiva che include anche strategie integrate di sinergia con le sedi fisiche dopo la ripresa, tra operatori radicati e nuovi concessionari sul mercato.

In attesa del riordino generale del gioco pubblico voluto dal MEF, le tendenze che si sono delineate nell’ultimo biennio, dopo gli slanci dei casinò a distanza nel 2019, vedono un dato ufficiale di incassi e spesa che segna ancora oggi una prevalenza dell’attività legale online.

Le riaperture e la ripresa post Covid, tuttavia, hanno visto tenere banco anche le sedi terrestri come le storiche sale da gioco ufficiali del Belpaese, tra cui, nell’estate appena trascorsa, ottime prestazioni in termini di ingressi e incassi hanno registrato il Casinò di Sanremo e quello di Venezia.

Le dinamiche settoriali intercorse nel biennio 2020-2021 hanno comunque messo in luce una tendenza degli operatori del comparto fisico e retail a considerare come concretizzabile un incontro e una sinergia nel doppio canale, tra l’offerta online su cui hanno investito i concessionari terrestri (è il caso, ancora una volta di Sanremo e Venezia), e un palinsesto, da parte delle piattaforme digitali, che non manca di includere esperienze di gioco “live” e interattive.

La sinergia tra fisico e online si muoverà dunque in concreta ipotesi nell’ottica di una customer experience che tenga conto di un fruitore dinamico e amante tanto delle atmosfere tipiche delle sale da poker, delle roulette e delle slot in sede, quanto delle conquiste tecnologiche e delle modalità di gioco digitale.

Il sorpasso del canale a distanza sul retail

Venendo a un’analisi dei dati nel periodo di riferimento, a supporto di questo concreto trend verso il multichannel integrato, i dati ufficiali forniti dai concessionari e dal Ministero delle Finanze in relazione al gioco legale, poi elaborati dall’Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco, Agimeg, sono inequivocabili.

Nel 2019 la raccolta generale è stata di 110 miliardi di euro, con una spesa (dato riferito alla restituzione in vincite al giocatore), pari a 19,4 miliardi di euro. Nel 2021 la raccolta ha equiparato l’anno precedente, mentre la spesa di 15 miliardi di euro – dunque in calo – è da attribuirsi proprio all’impatto del canale a distanza, che produce una maggiore percentuale di vincite, ovvero un cosiddetto “payout” più alto al giocatore. Tanto che i concessionari legali a distanza, ovvero quelli storicamente presenti sul mercato, ma anche i nuovi casinò online che hanno fatto ingresso nel campo dopo il rilascio della regolare licenza ADM ad operare, hanno versato nelle casse dell’Erario il 42,8 per cento in più del 2019.

Una crescita evidente, dunque, che appare confermata anche in questo 2022, visto che, stando ai dati aggiornati riportati da Agimeg, gli operatori del comparto a distanza si sono divisi quote di mercato forti di una crescita di spesa del 6,4% e del 27,4%, rispettivamente rispetto a luglio 2022 e ad agosto 2021.

La costante ascesa del comparto a distanza, che ha rappresentato per un periodo l’unica alternativa di gioco, a causa delle restrizioni e delle chiusure forzate delle sale terrestri, deve dunque il proprio slancio anche ad altri fattori causali, tra cui rientra sicuramente la ricchezza e la digitalizzazione dell’offerta – grazie anche al contributo tecnologico delle principali software house- nonché a un tipo di marketing promozionale che include bonus e promozioni di vario genere, anche mirate e personalizzate sui gusti del giocatore digitale.

Come si è detto, però, le sedi fisiche, che hanno potuto resistere grazie anche all’integrazione dell’offerta online nel biennio appena trascorso, oggi hanno riaperto con segnali positivi.

Mentre il casinò di Saint Vincent ha salutato il 2021 con utili pari a 1,6 milioni, le due sedi di Venezia e quella di Sanremo hanno chiuso l’estate con percentuali di ingressi superiori alle medie dell’anno precedente, a tutto vantaggio degli incassi finali.

La sfida dell’integrazione fisico-online: verso una customer experience

Alla luce di quanto emerge dai dati, dunque, sembrano esserci tutti i presupposti perché si possa realizzare un’esperienza di gioco che tenga conto delle peculiarità di ogni singolo canale di accesso i giochi, ovvero quello fisico e quello a distanza, che, concepiti come alternativi, in realtà possono muoversi verso una collaborazione settoriale a vantaggio di tutti, dall’Erario all’utente finale, fino anche a tutti gli altri attori attivi della filiera (retailers, sviluppatori, fornitori di contenuti).

In questo senso, l’esperienza su due livelli di storici concessionari come Sisal e Snai, entrambi presenti sul doppio canale integrato, ha corrisposto a un aumento di incassi che ha poi riguardato anche altri operatori attivi in questa strategia, corrispondenti, secondo i dati ufficiali, al 60 per cento del totale.

TAG: ADM, Casinò, giochi online
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