Un nuovo attacco scuote Israele: almeno 3 persone sono morte a Elad, cittadina a prevalenza ultraortodossa nel centro del Paese, vicino al confine con la Cisgiordania. Ci sarebbero anche 4 feriti, di cui almeno 2 in gravi condizioni. I responsabili dell’attacco sarebbero due e avrebbero colpito armati di pistole e una scure. Le autorità li starebbero ancora cercando e hanno invitato la popolazione a restare in casa. L’attacco è stato elogiato da Hamas.
La polizia ha detto che sono due i protagonisti dell’attacco a Elad. Secondo la stessa fonte, l’aggressione – verificatasi in vari punti della cittadina – è avvenuta sia con armi da fuoco sia con una scure o un grande coltello. Sono stati istituiti posti di blocco nella zona e lungo la linea di demarcazione con la Cisgiordania. Le forze di sicurezza hanno avviato le ricerche degli assalitori, di cui almeno uno si sarebbe allontanato con un furgoncino bianco. Si tratta, secondo quanto riporta il quotidiano israeliano Haaretz, del settimo attacco nell’ultimo mese e mezzo: 19 tra soldati e cittadini hanno perso la vita.
Hamas saluta “gli eroi” che hanno seminato oggi la morte nella città israeliana di Elad. “Quella operazione – ha affermato il portavoce Hazem Kassem – è una conseguenza della collera palestinese per i ripetuti attacchi degli occupanti, delle loro istituzioni e dei loro coloni contro la moschea al-Aqsa” di Gerusalemme, dove anche oggi si sono verificati incidenti. “Il popolo palestinese è determinato a difendere i suoi luoghi santi. Ogni profanazione della moschea va sempre essere punita”, ha aggiunto il portavoce. Nei giorni scorsi il leader di Hamas Yihia Sinwar aveva fatto appello ai palestinesi ad impugnare le armi per “difendere al-Aqsa”.
La prima reazione al nuovo attacco è arrivata da Washington: “Condanniamo con forza l’ultimo di una serie di terribili attacchi terroristici che hanno sconvolto Israele di recente”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa a proposito della notizia dell’attacco a Elad. “Ribadiamo il nostro sostegno all’alleato israeliano e alla sua sicurezza”, ha detto ancora il portavoce del dipartimento di Stato.