
Dalla ‘fatina’ che legge favole scritte da lei ai bimbi ricoverati nei reparti oncologici, all’ex portiere di Serie A che da sempre dedica la sua vita ai disabili. Sono in tutto 33 le persone premiate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un’onorificenza ‘motu proprio’, le ultime del suo settennato al Quirinale.
Donne e uomini di diverse età, nati in Italia o che hanno deciso di viverci, i quali si sono distinti per atti di quotidiano eroismo, ma anche per il loro impegno nella solidarietà, nel volontariato, nell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell’infanzia.
Sono due le carriere del piacentino Astutillo Malgioglio, oggi 63enne, che i bambini degli anni ’80 ricordano sicuramente negli album di figurine per il suo nome quantomeno particolare e per i suoi folti baffi: quella da calciatore, durata 16 anni, con 264 gare disputate a difendere la porta tra i professionisti, e quella nell’aiutare i bambini, cominciata quando aveva 19 anni, e mai terminata. Una attività “emozionante e gratificante” quella dell’ex portiere di Brescia, Roma, Lazio e Inter accanto ai più piccoli, che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha riconosciuto assegnandogli il titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo costante e coraggioso impegno a favore dell’assistenza e dell’integrazione dei bambini affetti da distrofia”.
Giancarlo Dell’Amico, 91 anni, di Carrara, imprenditore del marmo in pensione da soli 5 anni, è stato premiato per aver rinunciato al vaccino e averlo donato, per lui la “cosa più semplice da fare”. La storia inizia a febbraio scorso, con la campagna vaccinale quasi all’inizio, che procede per categorie. Cinzia, cinquantenne, ne è esclusa, ma per tutelare il figlio Mattia, 22enne disabile, attraverso La Nazione rivolge un appello per chiedere che i familiari delle persone fragili abbiano una priorità. Giancarlo lo legge e decide di mobilitarsi, dapprima rimanendo nell’anonimato, poi venendo allo scoperto quando si ‘scontra’ con i protocolli che impediscono di cedere alla donna il suo turno di vaccinazione. “Ho mosso le acque perché volevo portare all’attenzione di chi di dovere persone dimenticate. Mi pareva una mostruosità che certe persone fossero escluse. Lo Stato italiano – commenta – o eccelle come oggi che siamo avanti a tutti nelle vaccinazioni oppure…insomma o troppo buoni o troppo asini”. Arriva la notorietà e anche il risultato. La Regione Toscana decide di allargare la platea delle priorità anche ai conviventi delle persone estremamente vulnerabili o a chi li assiste. “Abbiamo trovato comprensione – spiega oggi il neo commendatore -: a Cinzia il vaccino è stato poi fatto il mio stesso giorno, 15 minuti prima di me, il 4 marzo”, a Carrara.
Premiato anche Mamadou Fall, 39enne senegalese, l’uomo che il 9 luglio scorso a Follonica (Grosseto) ha salvato da un’aggressione in un condominio a colpi di martello, una donna di 69 anni e i suoi due nipoti di 9 e 11 anni mettendo a rischio la vita. Fall era in casa davanti alla tv e ha sentito le urla dentro il palazzo, così è uscito di casa ed è intervenuto bloccando l’aggressore. Ora, è insignito dal Presidente Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il Quirinale ha motivato il premio spiegando che è stato dato “per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuto per difendere una donna da una violenta aggressione”.
Stefano Caccavari, 33 anni, diventa Cavaliere, per il suo innovativo contributo rivolto alla valorizzazione del patrimonio territoriale in Calabria. Enrico Capo, 92 anni, assistente sociale in pensione, diventa Commendatore. Cavaliere è Raffaele Capperi, 27 anni, operaio affetto dalla Sindrome di Treacher-Collins: lotta contro bullismo e discriminazioni. Ufficiale diventa Daniela Di Fiore, 51 anni: insegna ai piccoli pazienti di oncologia pediatrica al Policlinico Gemelli di Roma. Insignita del cavalierato anche Marina Cianfarini, 28 anni, perché, vestita da fatina scrive e racconta favole ai bimbi ricoverati in ospedale. Ufficiali sono poi Maria Teresa D’Oronzio, 64 anni, e Michele Lupo, 70 anni, per il loro impegno nel miglioramento della condizione dei piccoli malati onco-ematologici in Basilicata. Il giornalista Michele Farina, 57 anni, è Ufficiale per l’impegno a favore della tutela della dignità e dei diritti dei malati di Alzheimer. Il somalo neocavaliere Mohamed Ali Hassan, 39 anni, ha restituito il portafoglio trovato per caso, mentre il commendatore Giuseppe Lavalle, 78 anni è premiato il supporto ai ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Nisida. Mauro Mascetti, 48 anni e Giovanni Lo Dato, 70 anni diventano Cavaliere e Ufficiale per aver salvato dei ragazzi da un incendio. Matteo Mazzarotto, 62 anni, e Ivana Perri, 55 anni, sono Ufficiali per la loro dedizione all’inclusione e al sostegno per il dopo di noi dei disabili. Gaspare Morgante, 59 anni, e Laura Terdossi 56 anni, sono Ufficiali per la loro “lettura al telefono” per chi è in condizioni di solitudine. Andrea Mucci, giovane disabile di 23 anni, è Cavaliere per il fantasioso progetto “#mollaloscivolo”. Maria Teresa Nardello, 77 anni è Commendatore per la promozione del diritto all’istruzione per i bambini in Sierra Leone. Le gemelle Valeria e Federica Pace, 32 anni, sono Cavalieri per la creazione di una rete di sostegno per i pazienti affetti da malattie rare in Sicilia. Cavaliere è la carabiniera Martina Pigliapoco, 26 anni: fece desistere una donna dal suicidio. Commendatore è l’ex rugbista Walter Rista, 77 anni, promotore del rugby nelle carceri; il cavaliere Gabriele Salvadori, 46 anni, salvò un’atleta caduta in un dirupo durante una gara ciclistica. L’economista Giandonato Salvia, 32 anni, è Cavaliere per il suo contributo nella promozione di un uso sociale delle nuove tecnologie. L’ex insegnante Maria Vittoria Sebastiani, 86 anni, diventa Commendatore per l’impegno a favore della promozione della cultura del dialogo e dell’incontro. Carmelo Sella, 69 anni, è Ufficiale per la costruzione di un oratorio per i bambini di un villaggio senegalese. Mariangela Tarì, 47 anni è Cavaliere per la sua testimonianza delle difficoltà legate alla condizione di caregiver familiare. Stefano Tavilla, 56 anni, è Ufficiale per la divulgazione sui disturbi del comportamento alimentare. La maestra Annamaria Valzasina, 59 anni, è Ufficiale per la dedizione all’insegnamento e alla formazione dei giovani studenti: che il cancro non ha fermato. Cristina Zambonini, 35 anni, conosciuta come “la ragazza dei tre cuori” per i due trapianti subiti è Cavaliere per la sua forza d’animo e per il contributo nella promozione della cultura del dono”.