
Circa 4.000 bambini migranti sono stati separati dalle loro famiglie tra luglio 2017 e gennaio 2021 dalla politica sull’immigrazione dell’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la task force per il ricongiungimento familiare istituita dal suo successore, Joe Biden.
“Il Dipartimento per la sicurezza interna (DHS) è impegnato nel compito di riunire le famiglie crudelmente separate dal precedente governo”, ha dichiarato in una nota il capo di quel dipartimento, Alejandro Mayorkas.
Il rapporto indica che in quel periodo ci sono state 5.636 separazioni di famiglie e loro figli, ma che solo 3.913 possono essere classificate all’interno delle definizioni di quel gruppo di lavoro creato dall’amministrazione Biden.
Secondo il DHS, quasi 400 minori sono stati rimandati nei loro paesi d’origine e altri 1.723 casi sono in fase di revisione.
“Quando abbiamo riunito le prime sette famiglie il mese scorso, ho detto che era solo l’inizio”, ha aggiunto Mayorkas. “Nelle prossime settimane riuniremo altre 29 famiglie. In stretta collaborazione con organizzazioni non governative, gruppi legali e altre agenzie, la Task Force continuerà questo lavoro”.
Il comunicato indica che i ricongiungimenti continueranno e sono state avviate quasi 50 procedure con il Servizio Cittadinanza e Immigrazione (USCIS), che ha già esaminato e approvato 37 casi per la concessione di un visto temporaneo per motivi umanitari.
Ciò significa che i genitori dei minori separati potranno entrare negli Stati Uniti e potranno soggiornare per un periodo iniziale di 36 mesi con la possibilità di richiedere l’autorizzazione al lavoro.
Il direttore esecutivo della task force, Michelle Brané, ha affermato che il governo fornirà a queste famiglie “supporto e servizi in modo che possano ricostruire le loro vite”.
Negli ultimi 30 giorni, si legge nel comunicato, 7 minori si sono incontrati con i genitori, portando a 1.786 il numero totale dei bambini che sono stati ricongiunti con le loro famiglie.
Ci sono altri 2.127 bambini per i quali la Task Force “non ha un record corroborato di riunificazione”, aggiunge la nota.
Queste cifre sono note quando la vicepresidente, Kamala Harris, è in tournée in Guatemala e Messico, dove si è recata per analizzare l’emigrazione negli Stati Uniti, dove da un anno continua ad aumentare l’arrivo di migranti privi di documenti e richiedenti asilo da quando Biden è salito al potere.
Questa situazione, con oltre 178.000 immigrati arrivati al confine con il Messico lo scorso aprile, ha messo in difficoltà il governo Biden, che è stato travolto per assistere migliaia di minori non accompagnati da alcuno dei loro genitori o tutori legali e famiglie con bambini piccoli, in una politica sull’immigrazione che cerca di prendere le distanze da quella di Trump.