Matteo, questo il nome del bimbo, “ha avuto un problema a livello digerente, che è una delle complicazioni più frequenti nel Covid quando colpisce i bimbi. Doveva essere sottoposto a un intervento molto delicato, ed essendo positivo al Covid così come la mamma non potevamo tenerli insieme, abbiamo dovuto separarli” racconta il direttore del reparto rianimazione dell’Ospedale Pediatrico, Alessandro Simonini. “Però abbiamo cercato di fare il possibile perché il piccolo non si sentisse solo”, aggiunge.
E infatti, come si vede in questa foto, c’è un angelo sceso dal cielo che mostra una dolcezza disarmante. E sotto la bardatura antivirus, c’è anche un cuore enorme, che batte forte.
Una vicenda che non può non far riflettere, non commuovere, ma anche spingere a quella che dovrebbe essere l’umanità in tutti noi e invece, già solo il fatto che la storia di Matteo sia finita sui giornali ci fa capire che, purtroppo, così non è.
“La vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano. Trovo che più una creatura è indifesa, più ha il diritto ad essere protetta dall’uomo, dalla crudeltà degli altri uomini” (Mahatma Gandhi)