Dei molteplici benefici della meditazione, sia fisici che mentali, abbiamo già parlato nei precedenti articoli. Numerosi studi psicologici, infatti, alcuni dei quali condotti proprio da Jon Kabat-Zinn, rivelano che chi medita con regolarità, è più felice e più soddisfatto della media. È questo un risultato non solo importante in sé ma anche enormemente significativo a livello medico, perché a queste emozioni positive sono correlate una maggiore durata della vita e una salute migliore.
Ma ora, in questi giorni così pesanti e carichi di emozioni negative, come ansia e paura del contagio, in questo periodo storico in cui siamo invitati a non coltivare le relazioni umane e a ridurre gli incontri in luoghi affollati, tutto sembra essere così difficile. Le nostre abitudini, che tanto ci assicuravano, devono essere abbandonate! “Il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti, ci costringe a pensare in continuazione alla malattia: in questo modo creiamo uno stato di dipendenza dalla paura, che prende il sopravvento e indebolisce anche il nostro sistema immunitario. La distrazione è la via per allontanare la paura”, afferma il dott. Raffaele Morelli, psichiatra e psicoterapeuta, direttore della rivista Riza Psicosomatica.
Il monaco zen Shonen Koji, fondatore del monastero Casa Mushin a Cinaglio, riporta l’attenzione sull’importanza della meditazione, proprio in questo momento. “Mezz’ora di meditazione contro il contagio del cuore”, queste le sue parole che rimbombano forti e chiare, in un periodo di isolamento forzato, in cui il digiuno dalle relazioni sembra farci perdere ancor più quella dimensione spirituale, di cui invece avremmo tutti tanto bisogno, nascosti così come siamo dietro allo schermo del nostro smartphone, da cui tutto ci appare enormemente amplificato.
Alcuni studi, tra cui il più importante è quello del 2003 condotto da Kabat-Zinn e altri, “Alterations in brain and Immune function produced by Mindfulness Meditation”, hanno mostrato che la meditazione rinforza il sistema immunitario, quindi, ascoltate bene, aiuta a tenere lontani raffreddori, influenze e altre malattie!
La cosa non ci dovrebbe stupire più di tanto, visto che ormai da molti anni è nota la stretta relazione tra psiche e sistema immunitario, una relazione che coinvolge fortemente anche il sistema nervoso e quello endocrino (famosa la sigla PNEI per indicare una nuova disciplina multidisciplinare: la psiconeuroendocrinoimmunologia).
Le teorie fisiologiche hanno evidenziato che la reazione emozionale (ossia le emozioni, sia esse positive che negative) attiva risposte endocrino-metaboliche e comportamentali integrate e l’ipotalamo ha un ruolo centrale nelle interazioni che collegano il sistema nervoso centrale (SNC) con le strutture somatiche periferiche.
Immaginate lo stress a cui siamo sottoposti giornalmente in questo periodo? Bene, pensate che c’è un antidoto alla nostra paura e che può addirittura rinforzare il nostro sistema immunitario, e non si tratta di farmaci o imprese fantastiche, ma solo di…mezz’ora di meditazione al giorno!
Sappiate che tutti possono avvicinarsi alla pratica della meditazione, non serve una laurea o delle conoscenze specifiche.
Per chi volesse provare, riporto di seguito un esercizio facilissimo, la Meditazione di un minuto, consigliato da Mark Williams, fondatore dell’Oxford Mindfulness Centre e Co-fondatore della MBCT, terapia cognitiva basata sulla Mindfulness.
Unica raccomandazione, quella di scegliere un luogo e un orario preferito in cui meditare e riproporre sempre lo stesso.
La scusa bella e pronta sarà quella che non abbiamo tempo, presi come siamo dai nostri ritmi frenetici. Ma tu prova a prenderlo come un esperimento: vedi se riesci a scoprire quello che tanti studi dimostrano, e cioè che la pratica libera più tempo di quanto non ne occupi!
Pronti? Il vostro compito sarà solo quello di concentrarvi sul respiro. E il motto da seguire è: va bene così com’è, non vi preoccupate di nulla.
Potrete usare un audio come quelli che si trovano in rete, con musica di rilassamento in sottofondo, o se preferite, anche senza.
Meditazione di in minuto
1. Siedi eretto su una sedia con lo schienale dritto. I piedi ben appoggiati a terra. Chiudi gli occhi o abbassa lo sguardo.
2. Concentra l’attenzione sul respiro che entra e esce dal corpo. Tieniti in contatto con le diverse sensazioni che ogni inspirazione e espirazione ti dà. Osserva il respiro senza cercare di far succedere niente di particolare. Non occorre alterare in alcun modo la tua normale respirazione.
3. Dopo un po’ la mente potrebbe distrarsi..appena te ne accorgi riporta delicatamente l’attenzione al respiro, senza sgridarti: l’atto stesso di renderti conto che la mente si è distratta e di recuperare l’attenzione senza criticarti, è essenziale alla pratica della meditazione di consapevolezza.
4. Forse la mente finirà per calmarsi, per somigliare a un quiete specchio d’acqua, oppure no. Anche se raggiungi una sensazione di tranquillità assoluta, sappi che potrebbe essere solo transitoria. Se ti senti arrabbiato o esasperato, nota che anche questo stato d’animo potrebbe essere transitorio a sua volta. Qualunque cosa accada, permettile di essere così com’è, nient’altro.
5. Dopo un minuto riapri gli occhi e riprendi coscienza della stanza in cui ti trovi.
Meditazione o no, proviamo almeno a sfruttare questo periodo di isolamento forzato, di ore libere dal lavoro o di smart-working per dedicarci a noi e alla nostra spiritualità. Ritroviamo il contatto con noi stessi e con la natura che ci circonda e saremo maggiormente pronti poi, a riprendere le nostre attività con più grinta e con tutte le energie indispensabili.