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Lo Stato SIAmo noi

| 25 Luglio 2018 | ATTUALITÀ, POLITICA

“La politica che c’è ha bisogno di una sola cosa: la politica che non c’è”.

Frase semplice e lapidaria, che fa venire la curiosità di andare oltre. Cosi’ inizia il manifesto di SIAmo, il movimento creato un anno fa con Ivano Spano ed Emiliano Gioia da Dario Miedico, l’epidemiologo che ha sfidato l’approccio dogmatico e “fideistico” nei confronti dei vaccini.

Insieme ad altri 152 medici, nell’ottobre 2015 Miedico aveva firmato una lettera che esprimeva perplessità sulle vaccinazioni pediatriche di massa. La lettera era stata inviata a Walter Ricciardi, presidente dellIstituto Superiore di Sanità, per rispondere in merito alle sue prese di posizione pubbliche sul tema delle vaccinazioni pediatriche.

Il dubbio è l’inizio della conoscenza, diceva Cartesio. Ma nell’Anno Domini 2018, come nel Medio Evo, certi dubbi si pagano. Ed è un prezzo molto alto, umanamente e professionalmente, quello pagato da Dario Miedico, Roberto Gava, Gabriella Lesmo e altri medici, convocati dall’Ordine dei Medici in seguito a quella lettera e poi radiati. Senza motivi «ufficiali».

Un atto grave, quello subito da Miedico, che lascia l’amaro in bocca, all’interno di un sistema che non gli va giù.

“Il Paese vive una situazione di costante crisi: sempre meno opportunità di lavorare e mantenere un’occupazione stabile, impoverimento generale, riduzione dei servizi sociali e sanitari, del diritto allo studio e del diritto ad avere diritti” – osserva Miedico in un’intervista a ilFormat.

A questa crisi a tutto tondo e di lungo periodo, Miedico risponde proponendo il potenziamento di società locali e di esperienze collettive, in una dimensione ‘antropopolitica’ in cui la politica è subordinata all’uomo: “L’attuale sistema non regge alla prova della storia. E’ un sistema tenuto in vita grazie a potenti flebo che ognuno di noi contribuisce a pagare, ma la visione generale del mondo sta cambiando”.

Cartine al tornasole dell’avvento di una coscienza collettiva sono “il risultato del referendum del 4 dicembre 2016 a difesa della Costituzione e la reazione  popolare verso leggi liberticide come la Legge 119 sull’obbligatorietà dei vaccini e della loro diffusione progressiva“.

Lo sviluppo di una coscienza collettiva secondo Miedico è stato anche una reazione alla “politica scellerata dei governi illegittimi che si sono succeduti in questi anni. Hanno pontificato e disposto tagli costanti della spesa pubblica sotto il miraggio della riduzione del debito pubblico. Hanno svenduto il nostro patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e dei servizi sociali e sanitari, finiti nelle mani di multinazionali soprattutto estere, il cui scopo non è migliorare la nostra qualità della vita, ma ottenere facili profitti per ingrassare ulteriormente il capitale finanziario. Che è il grande colpevole della nostra crisi, complici i nostri politici di carriera”.

Concretamente, il programma di SIAmo prevede l’abrogazione della Legge Lorenzin e l’implementazione di una medicina non difensiva e medicalizzante, ma di supporto alle capacità regolative del soggetto e della comunità.

Ma non si ferma li’.

Anche per la scuola è importante ricostruire il significato e le pratiche di una ‘comunità educante’: “E’ venuto il momento di parlare di “slow education’ cioè di una scuola di base che senza fretta aiuti il bambino a sentirsi parte della natura e del creato e a superare la frattura tra tempi storici e tempi biologici”.

Altri obiettivi sono la difesa della Costituzione e l’abrogazione di tutte le leggi anti-costituzionali e degli atti conseguenti, la difesa della natura e delle risorse naturali (acqua in primo luogo), dell’ambiente e della dimensione ‘locale’ come valore storico, culturale, sociale ed economico, con autonomia di governo.

La valorizzazione del ruolo degli enti locali contro i provvedimenti in grado di soffocare l’autonomia degli stessi enti e limitare la partecipazione attiva dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Lo sviluppo di ‘comuni virtuosi’ , per una società a emissioni zero, rifiuti zero e chilometri zero.

E poi ancora un piano per le grandi opere. “Non quelle sbandierate dai governi che si sono succeduti dal ’90 a oggi.  Parlo di opere necessarie e tali da favorire un risparmio della spesa pubblica improduttiva, ad es. interventi estesi per il riassetto idrogeologico del territorio nazionale, per la salvaguardia boschiva e il ripopolamento dei boschi, e una valida legge quadro per la montagna. Interventi per fermare la desertificazione e bonificare il territorio agricolo dai pesticidi, favorendo un miglioramento della qualità dei prodotti alimentari: via la chimica dal piatto!”

SIAmo vuole proporre un nuovo patto tra nord e sud che riconosca e includa le vocazioni delle diverse aree geografiche e realtà locali: “L’autonomia del Sud deve essere fondata sulla capacità d’includere. Il sud e l’Italia sono i punti in cui l’Europa incontra, nel Mediterraneo, il sud e l’est del mondo. Mediterraneo che i potenti del mondo hanno ridotto a teatro delle guerre più durature e destabilizzanti del nostro pianeta”.

E sullo scottante tema dei migranti, Miedico aggiunge: “Tra chi dice accogliamo tutti e chi dice affondiamo i barconi, noi scegliamo di soccorrere le persone in pericolo, ma ci attiviamo per contrastare le lobby che attraverso la colonizzazione e lo sfruttamento dei territori causano i flussi migratori. Nessuno dovrebbe fuggire da casa sua per poter realizzare le proprie aspettative di vita. Vogliamo un mondo più equo, e mai a discapito di altri”.

“Il governo del cambiamento finora ha deluso i genitori che da oltre un anno combattono contro la legge 119” – conclude Miedico. ‘Per quanto ci riguarda, l’unico vero cambiamento, che è quello che ha portato consenso al M5S e alla Lega, è l’abrogazione della Legge 119. Ricordiamolo al Ministro della Salute Giulia Grillo: appuntamento a Roma sotto Montecitorio martedì 4 settembre’.

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