Molti volti noti della tv, dello spettacolo, della politica hanno in questi giorni espresso sgomento, incredulità e rammarico per la morte, presumibilmente per suicidio, di Anthony Bourdain, volto noto in tutto il mondo per molte trasmissioni televisive.
Ha insegnato, con i suoi programmi di cucina, cosa voleva dire veramente mangiare..sì perché se adesso sembra normale il proliferare di trasmissioni culinarie, il vero pioniere del buon cibo è stato Anthony Bourdain.
E’ stato definito come la “rock-star” della cucina, ma tale termine deve essere inteso nella sua accezione più ampia, cioè come colui che grazie alla sua arte, il raccontare come è fatto un buon piatto, quali sono gli ingredienti reali ( e non come avveniva in passato soprattutto negli Stati Uniti d’America) che ne permettono la sua comprensione.
Si, perché cucinare è sicuramente un’arte, ha tradizione antichissime, soprattutto nella vecchia Europa e soprattutto nella zona del mediterraneo, dove da secoli gli ingredienti vengono sapientemente combinati per ottenere dei piatti che all’apparenza sembrano banali, ma che in realtà nascondono un mondo di sapienza e sperimentazione.
Non a caso, anche la scienza medica è da diversi decenni concorde nel ritenere la cucina mediterranea la migliore sia dal punto di vista salutare che dal punto di vista culinario e Bourdain ha fatto conoscere con i suoi programmi televisivi e con i suoi libri agli americani prima e ai suoi fan in giro per il mondo poi tale fantastico mondo.
Egli infatti ha saputo raccontare il buon cibo avendo vissuto tutta la sua vita tra pentole e padelle; da ragazzo infatti ha incominciato a lavorare come lavapiatti in un ristorante e da lì incominciare a destreggiarsi e ad acquisire i vari segreti della cucina, diventando poi in breve tempo uno chef sempre più affermato, spinto da quella voglia di sperimentare e provare nuove alchimie, finendo così per dettare la “moda” del momento in materia di nuovi piatti.
Diventato in breve tempo un “personaggio” in cucina, fu tra i pionieri dei programmi televisivi culinari, spiegando con quel suo modo di fare originale i segreti di questo meraviglioso mondo; successivamente divenne conduttore di fortunose trasmissioni dove raccontava in giro per il mondo i luoghi ma soprattutto i piatti tipici:dall’Italia, all’Australia, dal Sud America alla Cina.
Dalla sua esperienza durante tutti questi viaggi trasse anche spunto per un libro che raccontava tutta la sua esperienza ed i suoi viaggi e che in breve tempo divenne un best-seller.
Purtroppo come tutte le “rock-star” che si rispettino, si trovo’ a lottare con i suoi demoni e fu solo con la nascita della prima figlia che decise di intraprendere un percorso di riabilitazione e disintossicazione.
Ma il “male di vivere” non fa sconti a nessuno:come purtroppo testimonia la cronaca, anche chi vive in realtà apparentemente perfette, dorate nasconde dentro di se una incapacità di andare avanti e di affrontare gli ostacoli, piccoli e grandi, che si incontrano nella vita.
Numerosi sono stati gli attestati di cordoglio e sgomento che nei vari social media hanno ricordato la figura di Anthony Bourdain.