Nella Striscia di Gaza si profila una vera e propria “tragedia” sanitaria, a causa della mancanza di carburante e acqua: lo ha dichiarato oggi l’Unicef. “Se non ci sarà abbastanza carburante, assisteremo al collasso dei servizi igienico-sanitari”, ha detto il portavoce del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, James Elder, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra, descrivendo la situazione come una vera “tragedia” o una “tempesta perfetta” causata dallo scoppio di malattie.
“Abbiamo una disperata mancanza d’acqua, c’è materiale fecale sparso in insediamenti densamente popolati, un’inaccettabile mancanza di latrine e severe, severe restrizioni al lavaggio delle mani, all’igiene personale e alla pulizia”, ha detto Elder parlando in collegamento video dal Cairo. Il potenziale di una più ampia perdita di vite umane a Gaza è stato significativamente aggravato dal fatto che circa 800.000 bambini nell’enclave sono sfollati dalle loro case, ha aggiunto.
“Se l’accesso dei bambini all’acqua e ai servizi igienico-sanitari a Gaza continua a essere limitato e insufficiente, assisteremo a un aumento tragico ma del tutto evitabile del numero di bambini che muoiono”, ha sottolineato. “È anche importante notare che sta iniziando a piovere a Gaza – ha concluso Elder – Ora, i bambini si trovano ad affrontare una seria minaccia di epidemia di massa. Questo, ovviamente, sarebbe letale”.