Nella notte un attacco ucraino nella regione russa di Bryansk ha colpito il villaggio di Suzemka: nel bombardamento sono morte almeno due persone. A riferirlo è il governatore Alexander Bogomaz citato dall’agenzia di stampa ufficiale Tass.
“La prossima settimana sarà molto importante dal punto di vista della nostra lotta per la giustizia, per punire lo stato terrorista e tutti i suoi criminali di guerra. Stiamo lavorando per creare un tribunale per il crimine di aggressione russa”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che bisogna “accelerare la sconfitta dello stato terrorista”. La Crimea brucia come “punizione di Dio dopo la strage di Uman”. E’ così che Kiev esulta per il vasto incendio che ha avvolto un deposito di carburante a Sebastopoli.
“Spero che dal vertice dell’Alleanza il prossimo 11 luglio a Vilnius usciremo con una road map definita”. Lo ha affermato il presidente lituano Gitanas Nauseda, in un’intervista a La Repubblica. Secondo Nauseda l’ingresso di Kiev “sarà l’elemento più complicato da affrontare” al prossimo vertice dell’Alleanza a Vilnius. “Dobbiamo superare – ha detto – la vecchia formula, ripetuta tante volte dal 2008 (anno dell’invasione russa in Georgia, ndr) ad oggi, delle “porte aperte”. Si sa che le porte della Nato sono aperte a tutti, ma non abbiamo ‘algoritmi’ pratici per usarle, dunque dobbiamo mandare segnali che l’Ucraina è benvenuta e può fare parte del sistema di sicurezza”. Nauseda resta scettico su un ingresso dell’Ucraina prima della fine della guerra: “Sarebbe troppo difficile – ha detto -. Ne siamo consapevoli e ne sono consapevoli gli stessi ucraini. Bisogna passare alla fase pratica, definire tappe e formule su come procedere quando la guerra sarà conclusa”.