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Arsenal e Manchester: cosa distingue le due “regine” di Premier?

| 28 Aprile 2023 | SPORT

Il finale della Premier League è ancora tutto da scrivere, con Arsenal e Manchester City che molto probabilmente si contenderanno il titolo fino alla fine. I Gunners stanno dominando la classifica dall’inizio della stagione, nonostante qualche alto e basso nelle ultimissime settimane si trovano ancora con sei punti di vantaggio sui Citizens e con una partita in più. A tal proposito, consultando i pronostici sulla Premier League è proprio l’Arsenal la compagine favorita per la conquista del titolo. La squadra di Pep Guardiola è riuscita a racimolare e a guadagnare qualche punto sulla diretta concorrente, ma il tempo comincia a stringere e i ragazzi di Arteta sbagliano di rado.

Inoltre, mentre l’Arsenal ha sorprendentemente abbandonato l’Europa League agli ottavi di finale a seguito del doppio scontro con lo Sporting Lisbona, il City è ad un passo dalla semifinale di Champions League, motivo per cui le energie a disposizione nel weekend saranno sicuramente di meno. Se analizziamo gli stili di gioco delle due squadre, scopriamo che ci sono anche delle similitudini tra il gioco che propone la squadra di Arteta e quello che propone la squadra di Guardiola. La volontà dell’allenatore dei Gunners, infatti, è sempre stata quella di dare alla sua formazione l’impronta di un calcio moderno, dove la fanno da padroni il possesso palla e il controllo del gioco. Anche per questo motivo tra i pali è titolare inamovibile Aaron Ramsdale, che oltre ad essere un ottimo portiere ha anche delle buonissime qualità con i piedi. Tuttavia, l’attuale capolista della Premier League sa creare gioco ed occasioni da gol in diverse maniere, a partire dal giro palla dal basso fino ad arrivare al lancio lungo a cercare direttamente la profondità creata dai movimenti della punta centrale.

Nella maggior parte dei casi la costruzione avviene dal basso, con i centrali difensivi che, supportati dal mediano, fanno partire l’azione. Durante lo sviluppo della manovra, la squadra ovviamente va alla ricerca di quelli che sono i giocatori più validi tecnicamente, su tutti Saka ed Odegaard. In fase di finalizzazione, l’Arsenal ricerca moltissimo gli uno Vs uno. Una volta persa palla, l’obiettivo della squadra di Arteta è quello di andare in pressing alto per riconquistarla e per non permettere agli avversari di prendere campo. Le caratteristiche del Manchester City di Guardiola, come già anticipato in precedenza, non sono poi così tanto diverse, tanto che l’ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco è sempre stato un grande punto di riferimento per Arteta.

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La caratteristica principale del gioco dei Citizens è senza ombra di dubbio il possesso palla, il controllo del gioco e il dominio attraverso una fitta rete di passaggi che fa correre a vuoto l’avversario, portandolo ad un dispendioso spreco di energie. Il Manchester City sviluppa moltissimo il gioco sulle corsie esterne, con i terzini che proprio su richiesta del loro mister alzano ed allargano le loro posizioni sul terreno di gioco. In fase di rifinitura, invece, diventano essenziali gli inserimenti dei centrocampisti, che proprio per liberare le fasce vanno a creare tanta densità nelle zone centrali del campo. Non si può di certo affermare che la caratteristica principale del gioco di Guardiola sia il contropiede. Anzi, il pressing volto a riconquistare subito il pallone e la linea dei difensori molto alta sono dei fattori che espongono il City al rischio calcolato di subire una ripartenza.

TAG: Arsenal, Manchester City, Premier League
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