La battaglia per Bakhmut, secondo la compagnia di mercenari Wagner, si sarebbe ufficialmente conclusa ieri sera con la bandiera russa issata sul municipio, lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine ha riconosciuto oggi, nel suo rapporto di guerra quotidiano, che le forze russe stanno “cercando di prendere il pieno controllo” di Bakhmut, un riferimento insolito nelle note ufficiali di Kiev alla possibilità di una completa conquista da parte della Russia di questa città dell’Ucraina orientale.
“In direzione di Bakhmut, il nemico non smette di attaccare Bakhmut, cercando di prendere il pieno controllo” del comune, si legge nella nota dello Stato Maggiore, pubblicata poco dopo le 6 sul suo account Facebook.
“Tecnicamente, controlliamo la città”, mentre il “nemico è rimasto nei quartieri occidentali”, aveva detto il capo dei Wagner, affermando di voler dedicare la vittoria al blogger ultranazionalista Vladlen Tatarsky, ucciso alcune ore prima in un attentato a San Pietroburgo. Per l’omicidio, secondo alcuni media, sarebbe stata arrestata una giovane donna russa nota per le sue posizioni contro la guerra.
Sale a 32 il numero delle persone rimaste ferite nell’esplosione avvenuta ieri in un caffè di San Pietroburgo in cui è rimasto ucciso il blogger militare Vladlen Tatarsky, il cui vero nome era Maksim Fomin. Tra i feriti, secondo quanto riporta l’agenzia russa Ria Novosti, 10 versano in gravi condizioni. Secondo informazioni riportate da Anton Gerashenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino, il locale sarebbe stato riconducibile in passato a Yevgheny Prigozhin, capo dei mercenari della Wagner.
Secondo le prime informazioni fornite dagli inquirenti, sarebbero stati utilizzati almeno 200 grammi di esplosivo, nascosti in una statuetta. L’esplosione ha devastato il locale, distruggendo anche le vetrate. Fomin, seguito su Telegram da oltre 560mila persone, era noto per le sue posizioni filo-Putin e per l’appoggio totale all’invasione dell’Ucraina ed era apparso come ospite del gruppo pro guerra chiamato Cyber Front Z. Le autorità russe hanno aperto un’inchiesta per omicidio.