La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro Putin perché “responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di bambini dall’Ucraina alla Russia”. Ira di Mosca: “Le decisioni della Cpi non hanno alcun significato”. Esulta invece Kiev: “Una decisione storica”.
Il procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan ha detto alla Cnn di ritenere che il presidente russo possa essere processato per presunti crimini di guerra nonostante Mosca sostenga di non essere soggetta alle decisioni della Corte. Biden ritiene il mandato d’arresto “giustificato”. Tajani: “I crimini di guerra devono sempre e comunque essere perseguiti dalla giustizia”. Xi sarà lunedì a Mosca: “Una visita per la pace”, assicura Pechino. Oggi è il nono anniversario dell’annessione russa della Crimea.
Nella notte le forze russe hanno colpito la notte scorsa la città di Zaporizhzhia: lo ha reso noto il sindaco, Anatolii Kurtiev, aggiungendo che nell’attacco è stato distrutto un ristorante e l’onda d’urto ha danneggiato alcuni condominii.
Mosca è aperta a proposte serie per risolvere la crisi ucraina, ma non accetterà ultimatum: lo ha detto oggi la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, come riporta la Tass. “Abbiamo ripetutamente dichiarato di essere aperti a proposte veramente serie da parte dell’Occidente e dell’Ucraina per trovare una soluzione politica e diplomatica alla crisi, ma non accetteremo il linguaggio degli ultimatum”, ha affermato Zakharova commentando le dichiarazioni del ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba sull’importanza della ‘formula di pace’ proposta dal presidente Volodymyr Zelensky.