I voli dei droni Usa vicino alla costa della Crimea “sono provocatori e creano le condizioni per un’escalation”: lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu nel colloquio telefonico con l’omologo Usa Lloyd Austin, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa citato dalla Tass. Shoigu ha poi riferito ad Austin che la Russia “continuerà a rispondere in modo proporzionato a tutte le provocazioni simili”.
La tensione è infatti alta tra Mosca-Washington dopo che un jet russo si è scontrato con un drone MQ-9 statunitense che stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale’ sul Mar Nero. Gli Stati Uniti hanno convocato l’ambasciatore di Mosca. “Un atto pericoloso e poco professionale dei russi”, la reazione del Pentagono. La Russia non vuole lo “scontro” con Washington, ha detto il diplomatico spiegando però che “gli aerei americani non dovrebbero trovarsi vicino al confine russo”. Secondo il New York Times il drone non aveva armi.
Durante il colloquio telefonico odierno, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e l’omologo americano Lloyd Austin hanno osservato che “le principali potenze nucleari dovrebbero agire nel modo più responsabile possibile, compreso il mantenimento di canali di comunicazione militari per discutere di eventuali situazioni di crisi”. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo citato dalla Tass.