
Il pallone-spia cinese che ha sorvolato gli Stati Uniti è stato abbattuto “con successo” sull’oceano Atlantico. Lo ha annunciato il presidente Joe Biden, sottolineando di aver ordinato l’operazione mercoledì, ma di aver atteso fino al raggiungimento di un luogo sicuro.
Secondo quanto riferito dal ministro della Difesa Lloyd Austin, il pallone-spia è stato usato dalla Cina nel tentativo di sorvegliare siti strategici negli Stati Uniti ed è stato abbattuto in coordinamento con il governo canadese in risposta a una “violazione inaccettabile” della sovranità americana.
Il presidente Biden ha seguito l’operazione dall’Air Force One. Un funzionario del Pentagono ha riferito che il pallone è stato colpito con un singolo missile. Secondo quanto emerso, sono state già avviate le operazioni per recuperarne i detriti. Rischia così di peggiorare il già tesissimo clima con Pechino che ha provato ad abbassare i toni, non senza ribadire le accuse, per disinnescare un caso che rischia di creare nuove grane alla leadership di Xi Jinping.
La Cina pur chiarendo che “non accetterà congetture infondate” e invitando gli americani a “non diffamarla”, aveva tentato di riportare la calma nonostante un nuovo pallone spia sia spuntato oggi anche nei cieli sudamericani. “Stiamo ricevendo segnalazioni di uno in transito in America Latina – ha detto il portavoce del Pentagono Pat Ryder – e stiamo valutando se sia di sorveglianza cinese”.
Il pallone-spia è stato abbattuto in acque americane, ha detto il ministro Austin spiegando che il presidente Biden mercoledì scorso “ha dato la sua autorizzazione” ad abbatterlo quando la missione poteva essere condotta senza rischi non necessari per la popolazione.
“Dopo un’attenta analisi è stato determinato che abbatterlo mentre sorvolava il territorio avrebbe posto un rischio non necessario. In linea con le indicazioni del presidente, il Dipartimento della Difesa ha sviluppato opzioni per abbatterlo in sicurezza nelle nostre acque territoriali”, ha sottolineato Austin.
La Cina e gli Stati Uniti “devono rimanere concentrati, comunicare in modo tempestivo, evitare giudizi errati e gestire le divergenze di fronte a situazioni inaspettate”, ha affermato il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi nel corso di una telefonata avuta con il segretario di Stato americano Antony Blinken in merito alla vicenda. Le due parti, si legge nella nota, hanno discusso su come gestire la situazione inaspettata in “modo freddo e professionale”.
In quanto Paese responsabile, “la Cina si attiene rigorosamente al diritto internazionale. Non accettiamo alcuna speculazione o propaganda infondata”, ha aggiunto Wang, promosso poco più di un mese fa dalla carica di ministro degli Esteri a capo della diplomazia del Partito comunista cinese. I media e i politici Usa “hanno approfittato” delle accuse, “usando l’incidente come pretesto per attaccare e diffamare la Cina”, commenta Pechino.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha rinviato un viaggio programmato a Pechino nel weekend, la prima di un segretario di Stato in 5 anni, negli sforzi per riavviare un dialogo stabile di alto livello e gettare le basi di un nuovo faccia a faccia tra i presidenti Joe Biden e Xi Jinping dopo quello avvenuto lo scorso novembre a margine del G20 di Bali.
Ma la Cina precisa che “nessuna delle due parti ha mai annunciato che ci sarebbe stata una visita. È una questione statunitense aver fatto il loro ultimo annuncio (sul rinvio della visita di Blinken, ndr) e noi lo rispettiamo”, si legge ancora nel comunicato.
Quindi i cinesi hanno spiegato che si è trattato di un ingresso “non intenzionale di un dirigibile senza pilota nello spazio aereo statunitense per causa di forza maggiore, la parte cinese lo ha verificato e comunicato alla parte americana: si tratta di un dirigibile civile utilizzato per scopi di ricerca, principalmente meteorologici. A causa dei venti di ponente e delle limitate capacità di autogoverno, “il dirigibile ha deviato molto dalla sua rotta pianificata. Questa è una situazione del tutto inaspettata causata da forza maggiore e i fatti sono molto chiari”.
Il primo pallone aerostatico-spia cinese che il Pentagono ha individuato mentre sorvolava siti sensibili di missili balistici Usa potrebbe essere stato guidato da un’avanzata tecnologia di intelligenza artificiale: è il parere di William Kim, esperto di questo tipo di sistemi di sorveglianza aerea presso il think tank Marathon Initiative di Washington.
Secondo Kim, si tratta di un “efficace mezzo di spionaggio” ma potrebbe anche essere sfuggito al controllo ed essere entrato per errore nello spazio aereo Usa. Somiglia a un normale pallone meteorologico ma ha caratteristiche distinte. Kim non ha però escluso che il pallone cinese sia entrato per sbaglio nei cieli Usa, perché il funzionamento di questo tipo di strumenti non è ancora perfetto.