
Scontri tra tifosi della Roma e del Napoli nell’area di servizio Badia al Pino, vicino Arezzo, la stessa dove nel 2007 morì Gabriele Sandri. Un ultras romanista è rimasto ferito in modo lieve da un’arma da taglio. Non c’è stato per lui alcun intervento dei sanitari inviati dal 118: da quanto appreso si sarebbe recato autonomamente all’ospedale San Donato di Arezzo.
All’origine degli scontri, l’agguato teso da un gruppo di circa 350 ultrà del Napoli ai romanisti in transito per raggiungere Milano: ne è nato poi un lancio reciproco di sassi e lacrimogeni.
Indagini sono in corso per individuare gli autori delle violenze. A quanto si apprende, la polizia di Stato a Genova sta procedendo all’identificazione di 80 tifosi del Napoli che con certezza erano presenti nell’area di servizio Badia al Pino sull’autostrada A1 questo pomeriggio al momento degli scontri con la tifoseria romanista. La loro posizione è al vaglio per accertarne eventuali responsabilità. Non si escludono arresti in flagranza differita come previsto dalle norme vigenti.
Da alcuni video in rete si vedono i tifosi che indossano felpe e giubbotti neri, molti sono travisati con cappucci e sciarpe.
A seguito degli scontri tra i tifosi che hanno portato al blocco del traffico in A1, poi ripreso, all’altezza dell’area di servizio di Badia al Pino est, nel comune di Civitella Val di Chiana, si sono formati 15 km di coda in direzione del capoluogo toscano tra Monte San Savino e Arezzo, in direzione di Firenze. E’ quanto si ricava dal sito di Autostrade.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si è tenuto costantemente in contatto con il capo della Polizia, Lamberto Giannini, durante gli scontri tra tifosi oggi pomeriggio sull’A1. Ha espresso al prefetto il plauso per il pronto intervento delle forze di polizia che ha evitato conseguenze ancor più gravi. Il ministro chiederà all’Osservatorio sulle manifestazioni sportive di valutare con la massima severità i prossimi eventi in programma.
Il ministro dello sport e dei giovani, Andrea Abodi, ha affermato: “C’è una differenza abissale tra i tifosi che vanno allo stadio, in casa o in trasferta, per cantare, abbracciarsi, gioire o soffrire per la propria squadra e i delinquenti che si scontrano in una stazione di servizio autostradale, creando problemi alle persone perbene”. Poi ha aggiunto: “Nel 2023, paga chi sbaglia e mi auguro succeda anche per i teppisti che si sono scontrati oggi sull’A1”.
Anche il sottosegretario all’Intero Nicola Molteni è per la linea dura. “I responsabili saranno sanzionati. E valuteremo come Governo se sarà necessario un ulteriore giro di vite, dopo quello contenuto nel decreto sicurezza dell’agosto 2019, per isolare i violenti e tutelare i veri tifosi”, ha affermato.
“Gli scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili. Ci auguriamo che le forze dell’ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Roma e Napoli sono città amiche che dicono No ad una violenza senza senso”, hanno scritto su Twitter i sindaci di Roma e Napoli Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi.
“Questi non sono tifosi. Autostrada chiusa e viaggiatori italiani bloccati? Paghino tutti i danni di tasca loro, e mai più allo stadio”, ja scirtto sui social vicepremier e ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini dopo gli scontri in A1