“Con le temperature sotto zero, milioni di persone sono senza riscaldamento, luce, acqua. Questo è un chiaro crimine contro l’umanità”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando in video alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu.
“Dobbiamo guidare il mondo fuori da questa strada senza uscita. Ci servono le vostre decisioni”, ha detto rivolto ai Quindici, sottolineando che “chi istiga questa guerra blocca ogni tentativo del Consiglio di portare avanti il suo mandato”. Intanto oggi la centrale di Zaporizhzhia è andata in black out completo. Lo ha segnalato l’Energoatom aggiungendo che “tutti i generatori diesel sono in funzione.
Il livello di radiazione nel sito della centrale rimane normale”. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha reso noto che la centrale fa affidamento sui suoi generatori diesel di emergenza per raffreddare i reattori e svolgere altri compiti importanti per mantenere la sicurezza nucleare. Diverse città, da Kharkiv a Leopoli, sono senza elettricità e tre centrali nucleari sono state “scollegate” dalla rete elettrica.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si dice certo che gli attacchi russi al sistema energetico non indeboliranno la volontà della popolazione di liberare tutti i territori occupati. “Il nostro stato risponde in maniera superba. I lavoratori dell’energia, il ministero per le emergenze, gli sminatori, tutti lavorano per ripristinare l’elettricità e l’acqua – ha detto in un’intervista al Financial Times – questa è una guerra di forza, resilienza, di chi rimane più forte”. Gli attacchi alle infrastrutture civili provano che Mosca non intende negoziare la fine della guerra, ha sottolineato.