
I russi hanno aperto il fuoco su una postazione che stava distribuendo aiuti umanitari e pane e ferito 5 persone. E’ successo nell’Oblast di Kherson, nel villaggio di Bilozerka. Lo ha riferito a Kiev il vice capo dell’ufficio del presidente, Kyrylo Tymoshenko.
Intanto la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha annunciato l’inizio dell’evacuazione dei civili che hanno subito danni alle loro case o troppo anziani e malati per affrontare il freddo inverno, proprio da Kherson, appena liberata, ma senza corrente, acqua e riscaldamento.
L’esercito ucraino potrebbe arrivare in Crimea entro la fine di quest’anno. A dirlo è stato il vice ministro della Difesa ucraino, Volodymyr Havrylov, che ha così commentato il ritiro dell’esercito russo dalla città di Kherson, ai microfoni di Sky News. Havrylov ha espresso l’auspicio che la guerra possa terminare la prossima primavera e ha anche dichiarato che i militari ucraini sono pronti a combattere anche nel duro inverno.
“L’arrivo dei nostri soldati in Crimea è solo una questione di tempo, accadrà prima o poi. Un evento inatteso come il collasso del regime di Putin potrebbe permetterci di riprendere l’intera Crimea entro la fine di dicembre. Si tratta di una possibilità che non va esclusa”, ha sottolineato ancora.
Le forniture elettriche ucraine sono sotto controllo, nonostante gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche e non c’è bisogno di farsi prendere dal panico. Lo ha dichiarato il ministero ucraino dell’Energia, come riporta l’agenzia Unian. Allo stesso tempo, Maksim Timchenko, capo della Dtek la maggiore compagnia energetica del Paese, ha smentito le notizie secondo cui avrebbe invitato la popolazione a lasciare l’Ucraina per ridurre la domanda sulla rete elettrica del Paese.
“Vi assicuriamo che la situazione dell’approvvigionamento energetico è difficile, ma sotto controllo”, si legge nel comunicato del ministero da Kiev. Le autorità di tutto il Paese hanno programmato blackout a stanno contribuendo allo sforzo di riparare gli impianti colpiti dai raid russi; tra le altre cose, è stato chiesto alle famiglie di tagliare il consumo di energia di almeno il 25%. “Non è necessario lasciare l’Ucraina oggi”, ha spiegato Timchenko in un comunicato diffuso dalla Dtek.