Al Forum economico di Davos, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha accusato la Nato di “non fare letteralmente nulla” contro la guerra. L’ambasciatore di Lugansk in Russia, Miroshnik, ha annunciato che i soldati delle Repubbliche del Donbass, insieme all’esercito russo, “hanno sfondato la difesa delle forze armate ucraine sullo Svetlodar Bulg, nella regione di Lugansk”, ora occupata al 95%.
Pioggia di bombe su Zaporizhzhia e Severodonetsk. Il Cremlino ha detto che accetterà lo cambio di prigionieri di Azovstal solo dopo il loro processo. Putin, assieme al ministro della Difesa Shoigu, per la prima volta ha visitato i militari feriti durante l’invasione. Mosca ha semplificato l’acquisizione della cittadinanza russa per i residenti delle regioni di Kherson, Zaporozhzhia e Mariupol. Gli Usa denunciano: “Un modo per assoggettare gli ucraini”.
Intanto, la Commissione europea ha proposto, per la confisca dei beni degli oligarchi che cercano di sottrarsi alle sanzioni, di aggiungere la violazione delle misure restrittive dell’Ue all’elenco dei reati dell’Unione e norme rafforzate sul recupero e la confisca dei beni, che contribuiranno anche all’attuazione delle misure restrittive europea. Bruxelles propone la direttiva per utilizzare i “beni russi per ricostruire l’Ucraina”: congelati asset per oltre 10 miliardi.
Mosca si è detta disponibile ad un corridoio per l’uscita delle navi che trasportano grano dal porto di Mariupol, ma a patto di eliminare le sanzioni. Il Cremlino ha fatto sapere continuerà a pagare il suo debito estero in rubli. Draghi alla Bocconi: “La nostra dipendenza energetica rischia di divenire sottomissione alla Russia”. La Turchia dopo i colloqui con Finlandia e Svezia per l’adesione dei due Paesi alla Nato: “Per ora nessun accordo”.