
Il presidente russo Putin è tornato a sfidare l’Occidente sul fronte delle sanzioni, affermando che il “blitzkrieg economico è fallito” e sostenendo che la situazione in Russia “si sta stabilizzando”.
Parlando alla Duma, la governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, ha sottolineato che invece la Russia deve affrontare “cambiamenti strutturali della sua economia” a seguito delle sanzioni. Proseguono intanto i bombardamenti russi.
Colpiti la regione di Leopoli, le città di Dnipro, Kharkive e Kramatorsk, e i distretti di Synelnykiv e Pavlograd. Le forze russe sono entrate a Kreminna, nella regione di Lugansk, dove avrebbero anche sparato ai civili in fuga. Ancora sotto attacco le acciaierie Azovstal a Mariupol. “Noi a Bucha stimiamo che sia stato ucciso un abitante su cinque” ha detto il sindaco della città, Anatoliy Fedoruk.
Il presidente Zelensky denuncia: circa 5.000 bambini sono stati “deportati” finora dalla regione di Mariupol in Russia. Il maggiore Sergiy Volyna, comandante della 36/a brigata dei Marines ucraini, assediati a Mariupol, ha scritto la lettera al Papa Francesco chiedendo di intervenire “per salvare la popolazione civile allo stremo nella città”.
“I russi ogni giorno sembrano più minacciosi, più arrabbiati, hanno ucciso centinaia di bambini e migliaia di civili”. Lo ha detto il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov.
“Metà popolazione è ancora intrappolata in Ucraina, 60 o 70 mila abitanti non possono uscire dalle nostre città perché i russi non aprono i corridoi umanitari”. Lo ha detto il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov.