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La vedova Winchester: i thriller ispirati da storie vere

| 3 Settembre 2021 | CINEMA, CULTURA

Per gli amanti del genere, sempre alla ricerca del thriller da brivido, alcuni film sono ideali per una serata con il fiato sospeso e lo sguardo sospetto, nel timore di ritrovarsi qualche strana presenza dietro le spalle o fra la tenda che si muove senza un filo di vento. Trame fitte di suspense, segreti, case cupe e apparizioni, che vanno oltre la realtà, suscitando dubbi e ipotesi.

Tra queste pellicole thriller/horror tratte da storie vere La vedova Winchester, risulta particolarmente bizzarra, con la regia di Peter Spierig, Michael Spierig e l’interpretazione di  Helen Mirren. Il film biografico girato in Australia e trasmesso al cinema nel 2018,  racconta la storia di Sarah Pardee Winchester (1839-1922), vedova dell’industriale armiere William  Winchester, che dopo la morte prematura della figlia e del marito, riceve una grande fortuna con una rendita giornaliera di 25.000 dollari. Essendo il marito l’unico figlio del fondatore della Compagnia Oliver Winchester.

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Sarah dopo queste perdite, tra cui anche il padre e il suocero in un anno, inizia a pensare che sulla loro famiglia sia caduta una maledizione per la produzione di vari tipi di fucili della Winchester Repeating Arms Company. Tormentata dai sensi di colpa inizia a frequentare il mondo occulto ritirandosi dalla vita pubblica e vestendosi solo di nero con il volto coperto.

Affranta viene consigliata da una medium di allontanarsi da New Haven e di costruire una villa a ovest, dove intrappolare gli spiriti maligni, morti con le loro armi vendute. Infatti, acquista una fattoria con poche stanze a San Jose in California, avviando i lavori di ristrutturazione, che durano dal 1884 al 1922, fino alla sua morte. E per trentotto anni Sarah continua ad ampliare la sua Llanada Villa, senza sosta giorno e notte, per evitare che lei stessa possa perdere la vita come suggerito dalla medium. Per i lavori sembra che segua  le indicazioni degli spiriti senza un vero progetto edilizio, creando ambienti insensati e diventando famosa come la Winchester Mystery House.

La costruzione raggiunge sette piani, con più di 500 stanze, tante porte e finestre, corridoi, scale e lucernari. La magione in gran parte in legno, risulta innovativa per l’epoca, dotata di tre ascensori, un sistema galleggiante antisismico, di riscaldamento e un impianto di comunicazione con i dipendenti.  Gli ambienti sono collegati con scale, cunicoli e accessi segreti. Molte porte piccole nascondono ambienti grandi e viceversa.  Inoltre è facile trovare in una stanza altre stanze o porte senza sbocco e varie stranezze.

L’idea stessa dell’enorme villa, irrazionale, misteriosa, potrebbe essere per Sarah anche il tentativo di allontanarsi dai luoghi di dolore per ritirarsi altrove. Alcuni studiosi ritengono però che proprio la singolare architettura confermi nella villa strane presenze.

In realtà le ipotesi sulla stravagante dimora con scale, porte, finestre e corridoi chiusi, forse dipendono dal terremoto che colpisce San Francisco nel 1906 e distrugge parte della villa lasciando quattro piani. In seguito pur ampliandosi, non vengono ripristinati gli ambienti precedenti e non più in altezza. Di sicuro Sarah dopo aver ereditato i 25 milioni di dollari e il 50% dell’industria, può permettersi qualsiasi stranezza, anche distruggere la villa  e ricostruirla di nuovo per limare gli angoli.  Forse per lei è anche un modo per alleviare la sua solitudine e impegnare le giornate, tenendo lontano parenti e intrusi, con la scusa di non poterli ricevere essendo in corso la ristrutturazione.

L’eccentrica ereditiera comunque proveniente da una famiglia benestante viene ricordata come una donna molto intelligente, colta e bella, nonostante la bassa statura che non supera un metro e cinquanta. Affetta da adulta da artrite reumatoide è ossessionata dal numero 13, che nella dimora viene ripetuto spesso nelle scale, le finestre, le stanze, i candelabri e persino un orologio fermo sul numero.

Sarah sembra che abbia l’abitudine di dormire quasi ogni sera in camere diverse, per far perdere le sue tracce agli spettri cattivi. E pare che dopo aver trovato l’impronta di una mano sul muro della cantina, decida di chiuderla e non riaprirla più. Infatti, ancora oggi non si riesce a individuare la sua collocazione.

Il film nonostante la bravura della Mirren appare però poco convincente con i suoi spiriti che si materializzano e rivendicano la loro morte prematura. Anche il ruolo dello psichiatra Price (Jason Clarke), inviato nella casa per valutare lo stato mentale della vedova non è ben riuscito, e il tutto non basta per essere trasportati nelle atmosfere spettrali.

Ma è la storia vera che attrae più della maldestra pellicola, nonostante la casa ricostruita nei dettagli  per il set, resta la villa dove ha vissuto la vedova  lo scenario di ansie e sospetti, tra ambienti piccoli e stretti  costruiti su misura per l’ereditiera e i simboli esoterici.

La Winchester Mystery House viene lasciata in eredità  alla nipote e poi venduta a John e Mayme Brown, i quali la usano come attrazione turistica per le leggende e l’aspetto eccentrico pari a un dipinto surreale. Fino a oggi circa dodici milioni di persone hanno visitato la casa e non proprio allegramente, nel timore di perdersi per la somiglianza degli spazi. Un vero labirinto dove ogni tanto si scopre qualche stanza nascosta.

La dimora in stile vittoriano, strana e irrazionale, viene considerata una particolare attrazione per curiosi e appassionati del paranormale, classificata nella lista del National Register of Historic Places statunitense. Usata come scenario per altri film inquietanti e per gli studiosi dell’occulto in alcuni documentari come il programma televisivo  Cacciatori di fantasmiche registra ombre, rumori e fatti curiosi. Insomma non proprio una dimora tranquilla, ma adatta per mantenere i nervi ben tesi. E se il film non è riuscito nel suo intento, la leggenda e la casa sicuramente aggiungono più di un brivido a circostanze inspiegabili, con la sensazione di essere osservati da quell’insieme caotico e sinistro in cui niente probabilmente è realmente casuale.

Infatti, forse  potrebbe sembrare “una struttura gigantesca di sette piani costruita senza una logica, almeno in apparenza”, così come dovrebbe essere  vuota, ma a quanto pare risulta spaventosamente occupata.

https://www.winchestermysteryhouse.com/

La dimora di 18.000 metri quadrati comprende: 160 stanze, 40 camere da letto, 6 cucine, 2 sale da ballo, 13 stanze da bagno, di cui una accessibile solo dall’esterno, 52 lucernari, 1.257 finestre e circa 10.000 vetrate, 40 scale per un totale di 467 gradini, 47 caminetti, 17 camini, 76.000 litri circa di vernice usati per dipingere.

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