
Il mondo del marketing si è evoluto ed ha vissuto ancora un cambiamento anche all’indomani della crisi Covid-19. Con un importante cambio di prospettiva: oggi il marketing è perlopiù online. E questo cambio lo si vede in un settore che vive di marketing, come quello del gioco d’azzardo online.
Anzi, al dire il vero gli operatori di gaming in termini di marketing hanno fatto scuola, inventando in alcuni casi vincenti strumenti per fidelizzare i clienti e acquisirne sempre di nuovi. La logica dei bonus, tra cui spicca in particolare il bonus senza deposito, una formula gratuita di registrazione ad un casinò online, nasce proprio con l’intento di creare forti incentivi per il gioco, sia di clienti già legati sia per altri da conquistare. Mosse vincenti, corrispondenti alle carte fedeltà, che in qualche modo stanno venendo inglobate anche da altre realtà aziendali.
Il gioco dunque non è solo un passatempo ma, come si è visto, anche un modo per fare industria. E che industria, verrebbe da dire. Sempre più popolare in tutto il mondo, al punto che è stato possibile stilare una top ten dei paesi in cui si gioca di più. Perché, al di là di quel che si dica, il gioco è popolare ovunque e nonostante gli ostacoli, che pure ci sono, riesce sempre ad offrire un motivo in più per provarlo almeno una volta. Uno dei paesi in cui si gioca di meno è la Spagna: qui il gioco è legale ma a vincere sono le scommesse sportive, che rubano la scena a tutti. La Grecia, che segue la Spagna, domina invece con le lotterie nazionali. A livello di spesa la differenza è minima: in Spagna 30mila dollari totali, in Grecia 20mila. I norvegesi invece vivono sotto restrizioni maggiori ma la spesa è mediamente alta: 448 dollari a testa.
Ad Hong Kong invece il gioco d’azzardo è quasi del tutto proibito: un solo operatore accetta scommesse e lotterie. Qui i soldi spesi sono 500 dollari l’anno per cittadini. Anche l’Italia è in classifica: nel Belpaese si giocano 517 dollari l’anno, l’1,5 del reddito pro capite. Poker, casinò, betting i tre filoni principali.
Il mercato dell’online viaggia su una buona media, in Italia. In Finlandia giocano in particolare gli over 65, con 533 euro di spesa media. In Canada scommettono tre cittadini su quattro: si spendono 568 dollari a testa, l’1,2%. Irlanda, Singapore e Australia sono le tre regine indiscusse del gioco online. In Irlanda si spendono, in particolare nelle corse dei cani, 588 dollari l’anno. In Singapore si perdono 1174 dollari l’anno, l’1,6% del reddito pro capite e attualmente è la cifra più alta. Al primo posto trionfa l’Australia, dove il gioco non è tassato e si spendono a testa 1288 dollari l’anno.