“La Cina è un grande Paese con un’economia e una capacità enormi. Penso possa svolgere un ruolo molto importante nella ricostruzione dell’Afghanistan”: è quanto ha detto il portavoce dei talebani, Suhail Shaheen, in un’intervista concessa all’emittente cinese CGTN.
Interpellato sulla decisione di Stati Uniti e Fondo monetario internazionale di congelare i fondi a Kabul dopo la conquista dei talebani, Shaheen ha dichiarato che si tratta di “un’ingiustizia”: “Ne abbiamo bisogno per la ricostruzione dell’Afghanistan, il popolo afgano e la banca centrale ne hanno bisogno”.
Nel corso dell’intervista, il portavoce ha definito l’offensiva dei talebani nel Paese, conclusa con la capitolazione di Kabul il 15 agosto, “una rivolta popolare contro un’amministrazione imposta”. E la rapidità dell’avanzata, ha aggiunto, legittima la presa di potere dei talebani: “Non è un’elezione, ma mostra il sostegno della gente”.