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Super League: “Non sarà una lega chiusa”. Forse il Chelsea abbandona

Un tribunale di Madrid ha emesso una misura cautelare che impedisce di prendere provvedimenti contro i club
| 21 Aprile 2021 | SPORT

“La Super League può partire anche tra cinque mesi. Siamo pronti a sederci e parlare con la Uefa. Le loro minacce di esclusioni non sono comunque legali”. Così Anas Laghrari, segretario generale della SuperLega, in un’intervista a ‘Le Parisien’ha parlato della nuova competizione a numero chiuso alternativa alla Champions League, che riunisce le migliori squadre in una sorta di campionato d’élite europeo e di cui fanno parte anche le italiane Juventus, Inter e Milan.

“Non sarà una lega chiusa, un quarto delle squadre sarà rinnovata ogni anno – spiega -. Vogliamo creare il miglior calcio”. Intanto, però, le tensioni non si placano. I club “pagheranno le conseguenze”, avverte il presidente della Fifa Gianni Infantino. “Siete ancora in tempo per cambiare idea”, è invece l’appello del presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin.

Il Chelsea potrebbe essere la prima società ad abbandonare il progetto. Intanto un tribunale di Madrid ha emesso una misura cautelare che impedisce alla Fifa, all’Uefa, alla Liga spagnola e alle federazioni calcistiche nazionali di prendere provvedimenti contro i club che hanno annunciato l’adesione alla lega. Nel mentre, il presidente della Figc Gabriele Gravina entra nel comitato esecutivo Uefa: è stato eletto nel corso del congresso dell’organo calcistico europeo ottenendo 53 voti, il maggior numero delle preferenze.

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I dubbi del Chelsea

Il Chelsea potrebbe essere la prima società ad abbandonare il progetto della Superlega: secondo i media inglesi, il club londinese sta preparando la documentazione necessaria per ritirare la sua adesione alla costituzione della controversa competizione.

Ieri, davanti allo Stamford Bridge, lo stadio londinese del Chelsea, si è tenuto un raduno di protesta dei tifosi, che hanno scandito slogan contro “l’avidità” dei club protagonisti del progetto e hanno mostrato cartelli di vario tenore. Fra le scritte esibite, assieme a sciarpe e bandiere con i colori del team del cuore, quelle che recitano: “Siamo tifosi, non clienti, “Vogliamo le nostre fredde notti a Stoke”; o ancora “Il calcio appartiene a noi, non a voi”. “Questo non è il club di cui siamo innamorati”, hanno scandito inoltre alcuni sostenitori, fra i quali giovani e giovanissimi, ma non solo.

Non mancano appelli rivolti infine direttamente a Roman Abramovich, patron russo del Chelsea, al grido “Roman, fai la cosa giusta”. Una manifestazione analoga si era svolta martedì sera a Leeds, dove l’arrivo ad Elland Road del bus del Liverpool era stato rallentato dalla contestazione dei tifosi della squadra di casa, contrari alla Superlega al pari di gran parte di quelli delle 6 società inglesi più ricche e titolate coinvolte nell’operazione.

Ceferin, durante il discorso d’apertura del Congresso Uefa a Montreux, ha spiegato: “A questo punto, vorrei rivolgermi ai presidenti di alcuni club, inglesi principalmente: signori, avete fatto un grande errore. Qualcuno potrebbe dire che sia avarizia, ignoranza o altro, ma non importa, siete ancora in tempo per cambiare idea. Tutti commettono errori”.

“Abbiamo bisogno di squadre come l’Atalanta, la Dinamo Zagabria. Se il calcio europeo è al massimo livello mondiale sia per quanto riguarda i club che le nazionali, lo deve in gran parte alla sua diversità. Bisogna che il sogno resti vivo per tutti”, ha aggiunto, ribadendo anche che l’Uefa non cambierà il proprio modello di riforma della Champions League.

Il presidente della FIFA Infantino

“Se alcuni ‘eletti’ scelgono di andare per la loro strada, devono pagare le conseguenze delle proprie scelte. Sono responsabili delle loro scelte. Concretamente vuol dire, siete dentro o siete fuori? Non si può stare a metà. Pensateci bene, tutti devono pensarci”, ha invece incalzato Infantino, sempre durante il congresso Uefa. Come Fifa “non possiamo che fortemente condannare la creazione di una Superlega, che è un qualcosa di chiuso, che è una fuga dalle attuali istituzioni calcistiche. Non c’è nessun dubbio che la Fifa disapprovi questo progetto”, ha aggiunto.

TAG: FIFA, SuperLeague, Uefa
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