È Riccardo Cultraro, imprenditore nel campo delle materie prime con grande esperienza di laboratorio maturata in Spagna ed in Cina, insieme ad altri suoi colleghi di Hangzhou (Cina) e della provincia di Bergamo – località come noto particolarmente colpite dalla Pandemia – ad aver individuato, già dal mese di febbraio del 2020, le sostanze utili a prevenire e contrastare il Coronavirus.
Cultraro ha scoperto che, con la Lattoferrina ed il Colostro bovino, è possibile combattere il Coronavirus. Invenzione? Assolutamente no. Nel mese di luglio, le ricercatrici Piera Valenti ed Elena Campione del Politecnico Tor Vergata e dell’Università La Sapienza, con i loro staff, hanno potuto constatare che, con l’uso della Lattoferrina, è stato possibile aiutare anche gli ammalati di Covid-19.
La scoperta era però già stata fatta da Cultraro il quale sostiene che solo la Lattoferrina non basti e che la si debba abbinare al Colostro bovino e ad altri principi attivi in rapporti specifichi.
“Il Colostro è la prima secrezione della ghiandola mammaria della puerpera dopo il parto e, dunque, il primo nutrimento del neonato. Contiene carboidrati e proteine, grassi e minerali, oltre a tantissimi anticorpi” ci spiega Cultraro, il quale aggiunge “Le sue proprietà sono talmente importanti che, in passato, prima della scoperta degli antibiotici, veniva somministrato agli ammalati gravi per affrontare vari tipi di infezioni, dato l’altissimo contenuto di immunoglobuline. La Lattoferrina è invece una proteina che ha un peso molecolare di 80 KDH e un’azione antimicrobica e ferro-trasportatrice ed è presente, oltre che nel Colostro e nel latte, in secrezioni come saliva e lacrime“.
Avendo già effettuato diversi esperimenti che dimostrano l’efficacia dei singoli componenti, Cultraro ha recentemente avviato, nel suo laboratorio di ricerca, la produzione sperimentale di un integratore alimentare a base di Colostro, Lattoferrina ed altri principi attivi sinergici volto a raggiungere i massimi risultati.