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Casinò di Saint Vincent: l’imminente fallimento tra incarichi e incompetenze

| 10 Agosto 2020 | INCHIESTE

La vicenda del Casinò di Saint Vincent è diventato un caso complesso per le sorti della stessa casa da gioco della Valle che rischia l’imminente fallimento. Il croupier su questo tavolo, questa volta, è la politica montanara che cerca di mantenere l’ordine del ‘banco vince sempre’.

Nonostante l’imbarazzante dominio politico che ha visto una giunta ancora sotto inchiesta  con sei indagati per bancarotta fraudolenta, che va a rendere ancor più rovente il clima, non si può dimenticare la pesante condanna della Corte dei Conti in danno ai politici valdostani proprio per le decine di milioni di euro erogati nel tempo al Casinò.

A mettere la ciliegina sulla torta ci hanno pensato due “chef de rang”: l’ex Assessore al Bilancio leghista Stefano Aggravi e l’Amministratore Unico del Casinò Filippo Rolando. Dopo la nomina di Rolando, figura completamente inadeguata per un compito così delicato, ed aver pagato 5 milioni di euro per un concordato bocciato sonoramente dalla Corte di Appello di Torino, il rampollo leghista Aggravi adesso tace.

Filippo Rolando si trova solo all’interno di una tempesta, sembra non avere più le certezze di un tempo. Il suo curriculum giorno dopo giorno desta sempre più perplessità, la sua esperienza lavorativa sembra venga solo da società che non hanno nessun tipo di riscontro oggettivo, società estere, fiduciarie e tante scatole vuote.
Il curriculum sembra scritto solo per reggere apparentemente alla nomina a Amministratore Unico del Casinò, ma si incominciano a riscontrare molte strane incongruenze. Ma allora la domanda si pone da sé: Aggravi, dopo il rifiuto del noto Professionista Valdostano, si è mai accertato sulla veridicità del curriculum di Rolando?
Oppure, dato che in quel periodo storico Rolando fu proposto da qualcuno vicino ad Aggravi, gli è stato dato l’incarico perché non c’era nessuno che si sarebbe preso quella responsabilità non approvando la decisione di un concordato che si sarebbe rilevato un suicidio?
Ma ritornando alle reali competenze di Rolando, abbiamo scoperto delle incongruenze che trasgrediscono alcuni aspetti sull’etica professionale dichiarate dall’AU del Casinò. In un fascicolo di pubblico dominio, sia i curriculum che le dichiarazione dei redditi del Rolando appaiono, in varie sezioni, al quanto ambigue.
Rolando inserisce 4 differenti Cv: novembre 2018 risulta essere domiciliato presso lo studio LCA, domiciliazione che verrà però fatta scomparire nei Cv successivi.
Nell’azienda ELIBRA SRL, fondata nel 2017 e appartenente a LCA, Filippo Rolando ha l’incarico di amministratore. Oltre all’affidamento privo di bando pubblico, l’incarico di Rolando entra in conflitto di interesse. Dai “compensi relativi altre cariche” risulta essere consigliere, mentre sul cv 2018, 2019 e 2020 afferma di essere amministratore delegato.
Il vero amministratore dal 2017 ad oggi è Luca Gilardoni e il presunto compenso di Rolando come consigliere sarebbe di € 40.000. La società Elibra appartiene a LCA. Nel sito di LCA si legge: “Quanto alla gestione della conoscenza, va sottolineato che lo studio ha deciso di investire in un nuovo gestionale (Elibra) e più in generale nello sviluppo di una piattaforma per la condivisione del sapere dello studio da parte dei professionisti.” L’Avvocato Francesca Bologna Rossi lavora per Elibra. Proviene dallo studio Toffoletto De Luca Tamajo, studio dal quale proviene un nuovo socio dello Studio LCA, Ranieri Romano.
INIZIATIVE TESSILI SRL: non compare in nessun Cv precedentemente caricato.
EDITORIALE EUREKA SRL – LIQUIDATORE – nei Cv 2018, 2019, 2020 si definisce Amministratore Unico.
SOLYSON SA: società di cui detiene l’80% di quote dal gennaio 2018, ma non viene indicata in nessuno dei suoi Cv precedenti. Particolare il fatto che, nella certificazione che egli stesso autografa come autentica, indichi la denominazione errata, essendo in realtà Solisyon sa e non Solyson. Già dalla data del marzo 2019, Rolando non ha più nessuna carica attiva come amministratore, membro o liquidatore in alcuna società svizzera, se non per la Solisyon, per la quale, come da sua dichiarazione, non riceve alcun compenso.
LEX DO.IT: si definisce nel Cv del 2018 e 2019 Presidente, nel Cv del 2020 scrive di essere nel CdA. Nella dichiarazione 2020, invece, è consigliere.
BUILDING ENERGY SPA compare solo nel 2020, sembrerebbe la classica scatola cinese.
Nonostante la sua presunta carica come amministratore già nel 2019, questa società viene
inserita unicamente nel Cv del giugno 2020. Nella dichiarazione dei compensi percepiti, afferma che nel 2019 avrebbe incassato € 150.000 da tale società come amministratore unico. Il responsabile amministrativo, però, pare che sia Carlo Giottoli dal 2013 ad oggi.
Sebbene fonti attendibili e approfondite indagini accuratamente, molte di queste aziende non sono riscontrabili dal Fascicolo Persona in Svizzera.
In ORBIT INTERNATIONAL SA, si definisce amministratore, aggiungendo “Assistenza per lo sviluppo commerciale in Svizzera, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Tunisia”. In realtà la società si chiama “Fleet of International Premium Archievements SA (FIPA)” e Rolando è stato unicamente liquidatore dal 04/11/2015 al 20/03/2017.
WHTCare Sa – è membro dal 06/06/2012 al 23/05/2018, socio con Giacobone Roberto (Presidente). Investono circa 620.000 CHF in società anonima e nel maggio 2018 viene estromesso e prende il suo posto Simone Luca Binda, che lavora presso la Canova
Finanziaria, il cui amministratore e partner operativo è lo stesso Giacobone Roberto.
SAFIGE SA Cerved – in Svizzera è inesistente, Rolando si definisce liquidatore nel Cv giugno 2020.
Al netto delle competenze evidenziate attraverso i dati rilevati dai Cv dell’AU Filippo Rolando, le incongruenze di una gestione poco chiara del Casinò di Saint Vincent appaiono abbastanza evidenti. Ne leggeremo delle belle…
TAG: casinò saint vincent, Fallimento, filippo rolando, Lega, stefano aggravi, Valle D'Aosta
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