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Lo Stato Poliziesco

| 21 Dicembre 2018 | ESTERI

Provengo dal Venezuela, uno Stato dove i confini nazionali sono militarizzati. Lo sono anche i confini Regionali. In questo Stato Poliziesco, dove ogni spostamento equivale ad attraversare la vecchia Cortina di Ferro, i pubblici ufficiali non si rivolgono alle persone in quanto cittadini, ma in quanto sudditi di un Militarismo dispotico. Sia nei confini nazionali che in quelli Regionali, i soldati controllano, anzi, perquisiscono in modo intimidatorio la quasi totalità dei passanti e questi ultimi diventano oggetto di costanti abusi di autorità e di diversi tipi violenza nei loro confronti.

In questo Paese non vige lo Stato di Diritto, ma la Presunzione d’Innocenza viene sostituita da una discrezionale Presunzione di Colpevolezza nei confronti di ogni persona. Ogni cittadino viene trattato dai soldati e dalla polizia come un potenziale criminale. Dall’esterno è possibile immaginare che, data l’elevata presenza di soldati e poliziotti e la loro ampia discrezionalità nell’esercizio della propria autorità, il tasso di criminalità sia molto basso.

In realtà, si tratta di uno dei più grandi paradossi dei nostri giorni. Proprio nel Venezuela, l’indice di criminalità è tra i più alti. A rivelarlo è stata una ricerca della Gallup (società specializzata nella ricerca socio-demografica mondiale), secondo la quale dal 2013 il Venezuela è diventata la nazione più insicura al mondo, dove i furti, le rapine, i sequestri di persona, il traffico di essere umani e il narcotraffico rappresentano il pane quotidiano. Allo stesso tempo, con oltre 26.000 omicidi ogni anno (89 persone ogni 100.000 abitanti), il Venezuela ha sorpassato il Brasile, la Colombia e lo stesso Messico nella classifica dei Paesi più violenti.

Con i dati alla mano, possiamo notare che l’eccessivo controllo militare e l’elevato numero di poliziotti, soldati e miliziani nelle strade, nei punti di controllo e nei confini, non ha garantito più sicurezza nel Paese Sudamericano.

Resta da risolvere l’incognita sulla funzione reale che svolgono le Forze dell’Ordine in quel territorio. Se gli “insuperabili” punti di controllo, la presenza nei confini e il pattugliamento non sono sufficienti a garantire un minimo di sicurezza ai cittadini, quale funzione svolge l’elevata presenza militare nelle strade di Caracas?

La risposta non è altro che politica. La funzione dei militari in uno Stato Poliziesco non sarà mai quella di garantire più sicurezza ai propri cittadini, ma quella di dominarli attraverso l’intimidazione e la Paura. Inoltre, la stessa insicurezza diventa uno strumento utile ai fini di creare un clima di sfiducia tra gli individui che elimini ogni forma di cooperazione e organizzazione sociale.

Lo Stato Poliziesco trasforma la paura dei cittadini in un mezzo idoneo per conservare il proprio potere disinnescando in anticipo qualsiasi rivolta o manifestazione di malcontento e, nel presente caso, forze dell’ordine e criminalità non sono nemici, ma alleati. 

TAG: autoritarismo, militarismo, stato poliziesco
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