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L’inizio della fine dell’era Merkel

| 30 Ottobre 2018 | ESTERI

Nonostante la copertura mediatica ridotta rispetto a quelle tenutesi in Baviera, le elezioni statali in Assia hanno avuto un effetto dirompente sulla politica nazionale tedesca decretando ufficialmente l’inizio della fine dell’era Merkel, sia dal punto di vista governativo sia per quanto riguarda la leadership del suo partito, ovvero la Cdu.

L’Assia è uno Stato federato situato nella Germania centrale. La città più grande è Francoforte sul Meno, capitale finanziaria della Germania e anche dell’Unione Europea poiché qui si trova la sede della Banca Centrale Europea. Si tratta quindi di uno Stato di grande importanza strategica per via della sua centralità economica e finanziaria (è anche uno dei più ricchi della Germania). Domenica 28 ottobre si sono tenute le elezioni statali che hanno decretato la debacle del partito di Angela Merkel, il quale ha governato il Land nell’ultima legislatura in coalizione con i Verdi. La Cdu si conferma primo partito in Assia con il 27 % dei consensi. Ma per i cristiano-democratici non c’è nulla di cui gioire. Alle scorse elezioni del 2013 la Cdu prese il 38 %. Negli ultimi cinque anni quindi, il partito ha perso ben 11 punti percentuali. Risultato simile anche per i socialdemocratici (Spd), alleati di Merkel nell’attuale governo, ennesima riedizione della Grosse Koalition. L’Spd è il secondo partito a pari merito con i Verdi, entrambi al 19,8 %. Tuttavia, mentre i socialdemocratici hanno perso 10,9 punti percentuali rispetto al 2013, i Verdi ne hanno guadagnati ben 8,7. Exploit anche di Alternativa per la Germania (Afd) che passa dall’irrilevante 4 % al 13,2 %. I partiti tradizionali della politica tedesca che hanno dominato la scena governativa a livello nazionale negli ultimi anni (Cdu-Spd) hanno incassato pessimi risultati mentre Verdi e Afd hanno aumentato i loro consensi confermando, sotto questo punto di vista, il risultato delle elezioni bavaresi.

Se le elezioni in Baviera hanno causato il crollo elettorale della Csu, il “partito gemello” della Cdu, quelle in Assia hanno colpito direttamente e duramente lo schieramento di Merkel, il quale ha subìto una durissima batosta. Batosta che, già il giorno seguente le elezioni, ha generato un terremoto politico a livello nazionale che ha colpito innanzitutto e soprattutto Angela Merkel.

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“Come cancelliera ho la responsabilità di tutto, per quello che riesce e per quello che non riesce. È giunto il momento di aprire un nuovo capitolo: non mi ricandiderò come presidente della Cdu, questo quarto mandato è l’ultimo da cancelliera. Non mi ricandiderò al Bundestag nel 2021 e non voglio altri incarichi politici”. Non potrebbero essere più nette le parole pronunciate ieri da Angela Merkel che suonano come un vero e proprio addio alla politica. In dicembre si terrà ad Amburgo il congresso della Cdu per eleggere il nuovo presidente ma Merkel non si candiderà. La cancelliera è presidente del partito dall’aprile 2000. Ben diciotto anni e mezzo, praticamente un’era geologica in politica. Per quanto riguarda il ruolo di cancelliera, Merkel lo ricopre dal novembre 2005. Al termine del mandato nel 2021 avrà raggiunto il traguardo dei 16 anni a capo del governo tedesco.

Merkel è molto severa riguardo ai risultati delle ultime elezioni statali in Baviera e in Assia e afferma che esse sono la dimostrazione che il governo sta perdendo credibilità. Per quella che sicuramente passerà alla storia come la “cancelliera di ferro” è giunto il momento di costruire la strada per la successione. “Ora per me si tratta di aprire una nuova strada verso il futuro” ha dichiarato. Merkel ha escluso la possibilità di ricandidarsi anche nel caso in cui il governo cada prima della fine del mandato. A giudicare dalle sue parole, sembra proprio un addio definitivo alla politica. Infatti, la cancelliera ha escluso anche l’idea di candidarsi a incarichi a livello europeo.

Angela Merkel si incammina lungo la via del tramonto del suo decennale dominio sulla scena politica tedesca. La lunga crisi post-elettorale del 2017, i pessimi risultati dei partiti tradizionali, l’ascesa dei Verdi e dell’Afd e l’addio preannunciato da Angela Merkel sono gli elementi che segnalano l’approssimarsi di una nuova era della politica tedesca che metterà in discussione le certezze avute finora e il cui esito inevitabilmente incerto non riguarderà solo la Germania, bensì l’Europa intera.

TAG: Afd, Alternativa per la Germania, Alternative für Deutschland, Angela Merkel, Assia, Baviera, cancelliera di ferro, Cdu, congresso, Csu, elezioni, elezioni Assia, Germania, Grosse Koalition, partiti, politica tedesca, Spd
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