Cronaca Roma. Trovata senza vita il giudice che ordinò l’arresto per esponenti del Clan Spada.
Sembra essersi spenta per un malore, il giudice che oggi è stata trovata nel proprio appartamento di Roma dopo che il figlio, preoccupato, aveva richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Le prime cause sembrano ricondurre a un malore, dunque nulla di inerente la sua attività giudiziaria ostile alle mafie romane.
Nata a Foggia, dove ha mosso i primi passi nella sua carriera a servizio della legge, D’Alessandro si fa ricordare per il suo impegno nella lotta alla formazione delle nuove brigate rosse e per essere titolare dell’inchiesta Fini-Tulliani che coinvolse l’ex segretario di AN per un immobile a Montecarlo. Nell’aprile del 2018, colpì le basi del Clan Spada, ordinando 32 arresti cautelari in attesa di processo con l’accusa di associazione mafiosa.
“Di lei ricordo la sua straordinaria intelligenza, l’immensa umanità ma anche il grande rigore nell’applicazione della legge: non faceva sconti a nessuno, era empatica ma anche una severa figura di garanzia: credeva nello Stato, nel diritto, nelle leggi. Ed invitava ad avere fiducia nella giustizia” ricorda l’avvocato foggiano nonché amico di gioventù Oreste de Finis.
Resta ora da capire ai fini delle indagini, come proseguirà la lotta alle mafie della capitale senza l’importante presenza della D’Alessandro.