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È morta Eleonora Giorgi: addio a un’icona del cinema italiano

| 3 Marzo 2025 | IL FORMAT

Eleonora Giorgi si è spenta dopo una lunga battaglia contro un tumore aggressivo al pancreas, che negli ultimi mesi si era diffuso anche al cervello. Nonostante la malattia, l’attrice ha sempre mostrato una forza d’animo straordinaria, condividendo apertamente la sua lotta e mantenendo un atteggiamento positivo fino alla fine.

Diventata celebre negli anni ’70 come sex symbol, Giorgi ha poi dimostrato la sua versatilità con ruoli drammatici, per affermarsi infine come uno dei volti più amati della commedia italiana negli anni ’80. Film come “Borotalco”, “Grand Hotel Excelsior”, “Mia moglie è una strega” e “Mani di fata” l’hanno resa una delle attrici più popolari del periodo. Per la sua interpretazione in “Borotalco” di Carlo Verdone, vinse anche il prestigioso David di Donatello.

La diagnosi della malattia arrivò alla fine del 2023, ma la notizia venne resa pubblica solo qualche mese dopo, in un’intervista a “Pomeriggio Cinque”. Da allora, Giorgi ha condiviso con il pubblico ogni fase del suo percorso, senza mai perdere la speranza, sostenuta dall’affetto della sua famiglia. Nel marzo 2024 era stata sottoposta a un intervento chirurgico al pancreas, che inizialmente sembrava aver dato esiti positivi, alimentando il suo ottimismo.

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Dai primi ruoli ai successi cinematografici

Nata a Roma il 21 ottobre 1953, Eleonora Giorgi fece la sua prima apparizione cinematografica nel 1972 con “Roma” di Federico Fellini. Il vero debutto avvenne nel 1973 con “Storia di una monaca di clausura”, film che la introdusse nel cinema di genere erotico e sexy. Divenne rapidamente un’icona del settore con pellicole come “Appassionata”, “Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno” e “Conviene far bene l’amore”. La sua immagine da sex symbol fu ulteriormente consolidata da un celebre servizio su “Playboy”.

Tuttavia, la tragica morte del fidanzato Alessandro Momo segnò profondamente la sua vita, portandola a una difficile fase segnata dalla dipendenza da eroina. Dopo un periodo di allontanamento dal cinema e un’esperienza in radio, riuscì a risollevarsi, reinventandosi con ruoli drammatici di grande spessore in film come “Cuore di cane” di Alberto Lattuada, “Dimenticare Venezia” di Franco Brusati e “L’Agnese va a morire” di Giuliano Montaldo. Importanti anche le sue partecipazioni all’horror “Inferno” di Dario Argento e al film “Nudo di donna” con Nino Manfredi.

La consacrazione nella commedia italiana

Gli anni ’80 segnarono una nuova fase della sua carriera. Scoprì la sua vena comica e divenne una delle protagoniste della commedia italiana, lavorando con grandi nomi come Adriano Celentano, Renato Pozzetto, Carlo Verdone e Johnny Dorelli. Tra i suoi maggiori successi si ricordano “Mani di velluto” con Celentano, “Mia moglie è una strega” e “Mani di fata” con Pozzetto, “Grand Hotel Excelsior” e “Borotalco”. Quest’ultimo, diretto da Carlo Verdone, le valse il David di Donatello e la consacrò come una delle attrici più talentuose della sua generazione. Con Verdone lavorò nuovamente nel cult “Compagni di scuola” (1988).

Nel 1983, sul set di “Sapore di mare 2 – Un anno dopo”, conobbe Massimo Ciavarro, con cui visse una lunga storia d’amore. La coppia si sposò nel 1993, ebbe un figlio e si separò nel 1996, mantenendo sempre un ottimo rapporto.

Eleonora Giorgi lascia un’eredità cinematografica indelebile e il ricordo di una donna forte e determinata, che ha affrontato la vita con coraggio e passione fino all’ultimo istante.

TAG: #EleonoraGiorgi
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