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Milan – Juve il giorno dopo

La Juventus di Max Allegri sbanca San Siro con un tiro da fuori area di Manuel Locatelli che vale 3 punti.
| 23 Ottobre 2023 | SPORT
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Il 22 ottobre è ormai il giorno fortunato di Manuel Locatelli. Il 22 ottobre 2016, il centrocampista cresciuto nelle giovanili rossonere siglava il gol vittoria con la maglia del Milan. Era un Milan diverso e in porta c’era ancora Gigi Buffon. Esattamente sette anni dopo, a maglie invertite, è ancora lui a decidere il match di San Siro con un tiro (deviato) da fuori area. Un’emozione forte per chi con i colori del diavolo ci è cresciuto.

Locatelli deve aver chiuso gli occhi e non pensato a nulla: trovatosi libero dalla trequarti, ha lasciato partire un destro che ha incontrato la deviazione sfortunata di Krunić. Il colpo con la coscia del centrocampista rossonero, frapposto tra il calciatore della Juve e il portiere del Milan, ha mandato fuori tempo il suo estremo difensore che sembrava essere sulla traiettoria. Non si poteva sbloccare in altro modo la partita, visto che i portieri sono apparsi più volte insuperabili. Szczęsny, in particolare, ha negato la gioia del gol a Giroud intorno al 15′ del primo tempo. L’attaccante francese, ricevuta palla da Leão, prova a girarsi ma incontra i polpastrelli del portiere polacco che spingono fuori dai pali il tiro di quel tanto che basta. Una parata, come si suole dire, che vale quanto un gol.

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La trama della partita è fin da subito piuttosto chiara: è il Milan che vuole fare la partita fin dai primi minuti, con il dieci portoghese che cerca di creare superiorità numerica attraverso i suoi dribbling. La catena di sinistra rimane sempre la più pericolosa dei rossoneri, anche se nella partita di ieri si trova indebolita dall’assenza di Theo Hernández. Nonostante questo, il Milan cerca di tenere una linea difensiva piuttosto alta. Dall’altro lato del campo, Calabria si muove spesso centralmente sulla trequarti campo per favorire l’attacco in ampiezza del Milan. I Rossoneri, però, non possono nulla contro una masterclass dell’Allegrismo. La squadra del tecnico livornese si difende bene, con il solito 5-3-2 in fase di non possesso, e punta sugli spazi lasciati liberi dalla squadra di Milano.

L’impiego di Kean dal 1′ minuto rispetto a Chiesa, ancora forse non al meglio fisicamente, ripaga la scelta del tecnico bianconero. L’attaccante italiano si dimostra molto più abile in fase di ripartenza che in fase di finalizzazione. Proprio una sua sgroppata provoca il rosso a Thiaw, reo di aver cercato un anticipo avventato. Rosso diretto giusto per il centrale tedesco, che lascia la sua squadra in 10 per la maggior parte della gara.

L’inferiorità numerica, ovviamente, condiziona il corso della partita, con Pioli che si trova costretto a correre ai ripari. I bianconeri, nel pieno stile di Allegri, preferiscono gestire la gara piuttosto che affondare il colpo. Forse è questo il vero neo di una Juventus che, pur non giocando bene, riesce a portare il bottino pieno a Torino. Dopo il gol e in superiorità numerica, la Juve tirerà un altro paio di volte in porta, prima con Vlahovic e poi con Cambiaso, trovando però un Mirante col mantello da supereroe. Il portiere del Milan, schierato come terza scelta, ha dimostrato di essere in grado di poter affrontare ancora gare di un certo livello.

In attesa della Fiorentina, che giocherà stasera contro l’Empoli, la lotta al primo posto è più che mai aperta.

TAG: Allegri, calcio, Juventus, locatelli, Milan, Pioli, Serie A
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