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G7 Hiroshima: Biden finanzia l’Ucraina con altri 375mln di dollari

| 21 Maggio 2023 | ESTERI

Gli Stati Uniti forniranno nuove armi e munizioni all’Ucraina per un totale di 375 milioni di dollari di aiuti militari. Ad annunciarlo è il presidente Joe Biden durante un incontro con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky a margine del vertice del G7 che si è concluso a Hiroshima. Zelensky in Giappone ha anche risposto a chi gli chiedeva una conferma della conquista di Bakhmut da parte dei russi: “Per oggi Bakhmut è solo nei nostri cuori. Dovete capire che non c’è nulla”, ha detto il leader ucraino.

La tre giorni in Giappone si è chiusa con un rinnovato impegno dei leader a sostegno di Kiev: è stata ribadita l’intenzione di “fornire assistenza diplomatica, finanziaria, umanitaria e militare all’Ucraina” e riaffermata “la determinazione a ripristinare la pace in Ucraina e sostenere l’ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto”.

Il nuovo pacchetto in arrivo dagli Stati Uniti e diretto a Kiev includerà “munizioni, artiglieria e veicoli blindati per costruire la capacità a lungo termine dell’Ucraina di difendersi dall’aggressione russa e di scoraggiarla”, ha dichiarato Biden, che ha poi ribadito “l’impegno degli Stati Uniti a sostenere il popolo ucraino nella difesa della propria sovranità e democrazia contro l’invasione russa”. Un annuncio che arriva dopo il via libera da parte di Washington agli alleati per la fornitura di jet da combattimento F-16 a Kiev, sui quali Zelensky – intervenendo al G7 – ha detto: “Quando i nostri piloti conosceranno l’F16 e quando questi velivoli appariranno nei nostri cieli, avrà importanza non solo per l’Ucraina. Questo sarà un momento storico per l’intera architettura della sicurezza in Europa e nel mondo”. “Sono grato – ha aggiunto – per la decisione di addestrare i nostri piloti su moderni aerei da combattimento. Lo scudo aereo può essere completo solo quando i sistemi di difesa aerea a terra sono integrati da moderni velivoli in aria. Ora siamo sulla strada per eliminare il gap di capacità”. Anche secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz, citato da Reuters, il progetto dell’addestramento per i piloti ucraini sui caccia F-16 “ha un messaggio per la Russia: la Russia non può contare di vincere se scommette su una guerra lunga”.

“Un’enorme gratitudine da parte del nostro popolo per la potente assistenza finanziaria fornita all’Ucraina dagli Stati Uniti, che ammonta a 37 miliardi di dollari, nonché per un nuovo pacchetto di assistenza militare del valore di 375 milioni di dollari”, ha scritto Zelensky dopo l’incontro con Biden. “Abbiamo discusso di un’ulteriore cooperazione per rafforzare le capacità di difesa del nostro Paese, nonché dell’attuazione della formula di pace ucraina”, ha aggiunto Zelensky concludendo che i due capi di Stato hanno anche avuto “uno scambio di opinioni sui progetti per la ricostruzione e il recupero dell’Ucraina”.

Zelensky questa mattina ha ringraziato tutti i leader del G7 durante la sessione del summit dedicata all’Ucraina: “Grazie, Giorgia Meloni, per la forza del tuo carattere che dà forza a tutti noi. Ringrazio il governo italiano, il Parlamento e tutti gli italiani che sostengono la protezione del nostro popolo”. Poi ha ringraziato Biden “per aver dato significato al marchio globale di sicurezza per la democrazia. Grazie per la leadership, le armi e la decisione di addestrare i nostri piloti. Credo che le ali della nostra comune libertà saranno senza dubbio le più forti del mondo. Ringrazio entrambe le parti del Congresso, la sua squadra, signor Presidente, e tutti i cuori americani amanti della libertà”. Parole di gratitudine anche per gli altri leader del summit, dal cancelliere tedesco Olaf Scholz al premier britannico Rishi Sunak, passando per il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro canadese Justin Trudeau, il padrone di casa Fumio Kishida, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

L’ultima giornata del G7 si è aperta con una visita dei leader ospiti dei Sette Grandi al Peace Memorial Museum, dedicato alle vittime della prima bomba atomica sganciata nel 1945 dagli Usa. Poi una sessione alla quale hanno partecipato anche alcuni leader delle nazioni emergenti e in via di sviluppo del cosiddetto “Global South. Molti Paesi del Sud del mondo hanno evitato di prendere posizione in merito all’aggressione di Mosca contro l’Ucraina, con alcuni di loro dipendenti dalla Russia, una nazione ricca di risorse, per le forniture militari ed energetiche.

TAG: G7, Giappone, Hiroshima, Presidente Joe Biden, Ucraina, Volodymyr Zelensky
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