
Truffa, bufala o semplicemente catena di Sant’Antonio: c’è un po’ di tutto nel post che è tornato a girare in questi giorni su un presunto avviso del Ministero dell’Interno, affisso sui portoni, che invita i cittadini ospiti ai sensi dell’art.650 del Codice Penale a lasciare le abitazioni per tornare negli indirizzi di residenza. Se non fosse per una triste similitudine nel richiamare la barbarie del rastrellamento, ci sarebbe quasi da sorridere.
Così, alla richiesta di “massima condivisione”, gli utenti dallo spiccato e autorevole senso civico, sprezzanti del pericolo, hanno inforcato i loro dispositivi e agito di conseguenza. È una truffa per svaligiare le abitazioni, per rapire i bambini, per importunare donne sole. Queste sono le spiegazioni fornite a supporto della necessità che tutti fossero informati. Superato il comprensibile attimo di smarrimento, è opportuno però fare delle considerazioni. Naturalmente l’attenzione sul fenomeno delle truffe deve essere sempre massima, e su questo non c’è dubbio.
La cautela però non deve trasformarsi in fobia. Malgrado questi cartelli siano segnalati un po’ in tutte le città italiane, l’immagine è sempre la stessa. Casualità? Inoltre è accertato che risalga ad almeno tre o quattro anni fa e che sia girata molto in periodo di pandemia, tanto da imporre agli sviluppatori di WhatsApp di inserire delle restrizioni nelle condivisioni. Strano no? E ancora, ve la immaginate le persone che, letto il volantino, bagagli in spalla tornano nel loro paese di residenza?
Si è detto in verità che il volantino sarebbe una scusa per poter poi accedere in casa, magari con finte divise Può essere, ma la modalità di entrare in casa soprattutto di persone anziane, fingendosi poliziotti, finanziari, agenti di riscossione e così via non è nata né finirà (purtroppo!) con questo volantino. Per ora abbiamo accertato che la vicenda ha assunto i caratteri della classica Catena di Sant’Antonio che, nell’epoca della secolarizzazione e dei social, ha visto aumentare vorticosamente la diffusione, con buona pace e soddisfazione degli ideatori. Truffa, bufala e fake news? Chi lo sa, forse davvero un po’ di tutto questo.