
La Chiesa di San Paolo alle Tre Fontane a Roma è nota per la leggenda sul martirio del Santo e risale alla fine del XVI secolo. Il complesso abbaziale con la chiesa di San Paolo si trova nel tratto di via Laurentina, vicino alle “Acque Salvie”, il cui nome potrebbe far riferimento alle sorgenti presenti o ancora all’antica famiglia romana Salvia. Unica Abbazia tra l’altro Trappista a Roma, cioè i Cistercensi chiamati in questo modo perché a La Trappe in Francia l’ordine viene riformato.
Il complesso si trova in una vallata accolti da un viale alberato con il Monastero, la chiesa dedicata ai Santi Vincenzo e Anastasio, quella di Santa Maria Scala Cœli e la più piccola in onore di San Paolo, presente già dal 1140 e su cui secoli dopo si edifica l’attuale chiesa.
Comunque si racconta che la costruzione del complesso monumentale si trova nel punto in cui San Paolo viene decapitato il 29 giugno del 66 d.C., lo stesso giorno della morte di San Pietro.
E secondo la leggenda la testa nel cadere rimbalza tre volte, facendo sorgere a ogni caduta una sorgente d’acqua: calda, tiepida, fredda. Questo evento straordinario determina il nome Le Tre Fontane.
L’apostolo arriva a Roma nel 61 nato a Tarso il 4 d.C. con il nome di Saulo. E si converte durante il suo viaggio per combattere i cristiani da Gerusalemme a Damasco, dopo l’apparizione di Gesù. Diventando un suo fedele discepolo. L’episodio delle sorgenti miracolose sono documentate dagli Acta Petri Et Pauli e nella lettera del diacono Felice del 1604 a papa Gregorio Magno, che racconta il martirio, durante la persecuzione di Nerone.
Sempre nella stessa zona di Ostiense fuori le mura Aureliane, viene costruita la Basilica di San Paolo dove è sepolto il Santo durante il regno di Costantino. Il corpo del Santo viene sepolto nel cimitero di Ostiense, in una necropoli romana, dove poi è stata edificata la Basilica. Ma in realtà la sua collocazione precisa negli anni resta incerta, fino a quando con gli scavi del 2002-2006 viene ritrovato a 1,37 metri sotto l’altare maggiore della basilica un sarcofago contenente la tomba con la scritta “Paulo Apostolo Mart”, che testimonia l’identità del Santo databile al III secolo. Con gli scavi sotto la Basilica è confermata la presenza di un cimitero antico, per i poveri e gli schiavi con loculi e fosse. Il Santo viene riportato nell’attuale luogo dopo essere stato nascosto nelle Catacombe di San Sebastiano con San Pietro durante le persecuzioni.
La Chiesa invece delle Tre Fontane come luogo del martirio, viene costruita tra il 1599 e il 1601 da Giacomo della Porta e commissionato dal Cardinale Pietro Aldobrandini. Nella chiesa delle Tre Fontane si trovano lungo le cappelle laterali in tre nicchie, ma non scorre più l’acqua dal 1950. Sulle Fontane inoltre è posta anche una testa marmorea del Santo, che lascia alcune lettere come testimonianza del suo apostolato e valore del martirio.
« Vi ho trasmesso innanzitutto quello che io stesso ho ricevuto: Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture, fu sepolto, risorse il terzo giorno secondo le scritture, apparve a Cefa, poi ai dodici. » ( Prima lettera ai Corinzi 15, 3 – 5, su laparola.net.)