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Guerra Ucraina: G7 pieno sostegno a Kiev

| 19 Febbraio 2023 | ESTERI

Prosegue l’offensiva di Mosca: la città di Bakhmut in Donbass accerchiata. Zelensky alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco: “Noi Davide contro il Golia russo”. Scholz invita a mandare tank all’Ucraina. Macron: “Non è il momento del dialogo con Putin”. Kamala Harris: “Russia ha commesso crimini contro umanità”.

Presenti il segretario Nato Stoltenberg e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi, che ieri ha incontrato il ministro Tajani. La Gran Bretagna propone un cambiamento del Trattato Atlantico della Nato per proteggere l’Ucraina da una futura aggressione russa, garantendo a Kiev un sostegno “a lungo termine”.

Il Pentagono annuncia di aver assegnato un contratto da 1 mld per la produzione di munizioni destinate a Kiev. Il presidente Usa Joe Biden terrà un discorso in vista del primo anniversario dell’inizio della “brutale e non provocata invasione dell’Ucraina” il 21 febbraio al Castello reale di Varsavia. È lo stesso giorno in cui è previsto il discorso di Putin. Il ministro degli Esteri ucraino ha espresso dubbi sulla possibilità di trovare una soluzione diplomatica con la Russia.

Il Pentagono ha annunciato che il primo gruppo di soldati ucraini ha completato l’addestramento presso la base americana di Grafenwoehr, in Germania, mentre un secondo gruppo ha gia’ iniziato il training di cinque settimane. Lo riporta la Cnn.

“Il primo gruppo di 635 militari ucraini ha concluso il corso a Grafenwoehr”, si legge in una nota del portavoce del dipartimento della Difesa Usa, il generale Pat Ryder. Altri 710 soldati di Kiev hanno già iniziato il corso che comprende anche l’addestramento per manovrare il veicolo da combattimento Bradley e l’howitzer M109 Paladin. La prossima settimana altre 890 militari ucraini inizieranno il training sui veicoli da combattimento Stryker.

Solo l’Ungheria e il Vaticano si oppongono all’escalation del conflitto in Ucraina; altri Paesi, come la Germania, non hanno resistito alle pressioni esterne e si sono trasferiti nel “fronte militare”: lo ha rilevato il primo ministro ungherese Viktor Orban. “Siamo rimasti in due (nel “fronte della pace’): Ungheria e Vaticano”.

In un discorso dinanzi ai suoi simpatizzanti a Budapest, Orban ha ammesso che il suo governo, con la sua posizione vicina al Cremlino, non ha vita facile in seno all’Ue e all’Alleanza atlantica; ha rilevato che la guerra in Ucraina andrà avanti vari anni e sottolineato che, “in maniera indiretta”, l’Europa è già coinvolta per via dell’invio di armi, aiuti e denaro a Kiev”. “Un anno fa, non eravamo soli nel ‘fronte della pace'”, ha osservato ancora. “C’erano, ad esempio, i tedeschi che non fornivano (all’Ucraina) armi, solo caschi. Ora, per fare un confronto, tra poche settimane i carri armati Leopard marceranno attraverso l’Ucraina a Est, verso il confine con la Russia”.

Pur riconoscendo che l’Ucraina sta lottando per la propria sovranità, Orban ha ribadito che l’Ungheria continuerà a non consegnare armi all’Ucraina e ha ribadito la sua convinzione che la pace può essere raggiunta solo attraverso negoziati diretti tra Mosca e Washington, ma “non tra Ucraina e Russia”.

Il presidente ungherese ha anche negato che ci sia il rischio che la Russia attacchi direttamente la Nato perché, ha detto, la guerra ha dimostrato che Mosca non ha la potenza militare per farlo. Il governo Orban è considerato il miglior alleato di Mosca nell’Unione Europea e ha sempre criticato le sanzioni imposte dall’Ue alla Russia, nonostante finora abbia aderito a tutte.

TAG: G7, guerra, Guerra Russia-Ucraina, sostegno
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