
L’ambasciatore russo in Italia, Serghei Razov, ha inviato una lettera aperta al ministro della Difesa, Guido Crosetto, in cui accusa l’Italia di “azioni ingiustificate” e di “discriminazioni”. Il diplomatico si augura però che i “canali di dialogo” tra i due Paesi restino aperti. Gli Usa accusano la Russia di non rispettare il New Start, l’ultimo trattato per il controllo delle armi atomiche rimasto tra le due superpotenze nucleari, e sanzionano l’Iran per aver fabbricato droni destinati alla Russia.
L’Ucraina ha bisogno di almeno 200 caccia occidentali per proteggere i suo cieli, in sostituzione degli attuali velivoli sovietici di vario tipo che sono ormai obsoleti: a dirlo è il portavoce dell’Aeronautica Militare ucraina, Yuriy Ignat, ai media internazionali. “Al momento l’F-16 è il candidato più probabile per sostituire il vecchio aereo sovietico”, ha sottolineato l’ufficiale.
Joe Biden ha detto che discuterà con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’invio di nuove armi, ma il presidente Usa ha specificato che non manderà jet militari a Kiev. Si accoda anche il premier britannico Rishi Sunak: carri armati pesanti e sistemi missilistici sì, F-16 no. Secondo l’ex speechwriter di Vladimir Putin Abbas Gallyamov un colpo di stato militare sta diventando una possibilità in Russia.
“L’economia russa si sta deteriorando. La guerra è persa. Ci sono sempre più cadaveri che tornano in Russia, quindi i russi incontreranno maggiori difficoltà e cercheranno di trovare una spiegazione al perché di tutto questo, guardando al processo politico”, ha detto in un’intervista alla Cnn.
“L’economia russa sta peggiorando. La guerra è persa. Tempo un anno, un colpo di stato diventa una possibilità reale perché c’è un presidente impopolare davvero odiato a capo del paese e la guerra è davvero impopolare” ha detto l’analista Abbas Gallyamov.
Il Ministero degli Esteri russo ha annunciato la visita ufficiale del leader cinese in primavera, a seguito dell’invito dello scorso 30 dicembre. Attesa per la risposta della Repubblica Popolare.