I Carabinieri del Ros hanno posto fine a una latitanza che durava dal 1993. È stato arrestato, senza opporre resistenza, in una clinica privata di Palermo, dove era stato operato in passato, sotto falso nome, e dove doveva sottoporsi ad alcune terapie. Il boss ha tentato la fuga allontanandosi ancora una volta ma arrivato in un bar è stato catturato.
Meloni: “Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia”. “Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, – si legge in una nota del Quirinale – ha telefonato al Ministro dell’Interno e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri per esprimere le sue congratulazioni per l’arresto realizzato in stretto raccordo con la Magistratura”.
Insieme a Matteo Messina è stato arrestato anche Giovanni Luppino, di Campobello di Mazara (Tp), accusato di favoreggiamento. Avrebbe accompagnato il boss alla clinica per le terapie.
Gli applausi dei cittadini palermitani all’esterno della clinica di Palermo dove è stato arrestato l’ormai ex superlatitante Matteo Messina Denaro “sono per noi un segnale importante, fermo restando che il nostro lavoro lo facciamo comunque e lo facciamo anche meglio in silenzio, però sapere che larga parte, la quasi totalità della città di Palermo, è dalla parte dell’antimafia è un segnale d’incoraggiamento per tutti quelli che si sono sacrificati in questi anni, i martiri, poliziotti, carabinieri, finanzieri che quotidianamente si spendono nel contrasto a Cosa nostra”. Così su Rai Radio1, all’interno dello Speciale Che giorno è, il procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia.