All’Al Bayt Stadium, Marocco e Croazia si affrontano nel Gruppo F in una gara intensa, così come intensa è stata la mole di gioco, dove da un lato i marocchini hanno sfoggiato l’eccellenza tecnica del calcio europeo a cominciare da Hakimi sulla fascia destra in forza al Paris Saint Germain, Mazraoui del Bayern Monaco e la sorpresa Amrabat, colonna del centrocampo marocchino, schierato subito titolare dal commissario tecnico Hoalid Regragui e confermatosi, al suo esordio in questo mondiale, preziosa pedina del centrocampo della nazionale marocchina. Dall’altro lato, la Croazia, vice campione del mondo, schiera il veterano Modric nella mediana, supportato dall’interista Brozovic e da Mateo Kovacic. Il tutto per il ct Dalic, condito dall’esperienza dello Spurs Perisic. Gara intensa sul piano tattico, ma senza nessun occasione da rete per i marocchini, che hanno ben gestito la partita nel settore di centrocampo, a differenza di una Croazia che esce alla distanza e si affaccia pericolosamente dalle parti del portiere marocchino Bonou, ma senza segnare. Pareggio più che giusto, con un punto per parte, in attesa del match tra Belgio e Canada.
Il Belgio, batte di misura un agguerrito Canada. I Fiamminghi guidati dal CT Martinez, trovano la via del goal con un sinistro di Batshuay al 44′ del primo tempo. I canadesi, giocano a testa bassa, falliscono un rigore con Davies e vanno più volte vicino al goal. Alla fine, il Belgio, conquista i tre punti e il primato in classifica nel gruppo F, nei confronti di un Canada guidato dal britannico Herdman, per niente scoraggiato, ma al contrario, determinato in campo e molto vivace.
Al Khalifa International Stadium, nel gruppo E, si affrontano Germania e Giappone, con i tedeschi che posano davanti ai fotografi, con la mano che tappa la bocca. Un chiaro segnale alle autorità qatariote, che nascondono i loro rigidi schemi di governo con la splendida coreografia di questo mondiale. Tornando alla cronaca sportiva, tedeschi che partono subito in avanti, grazia alle performance offensive di Gnabry, Raum e della lucidità di Kimmich, che alla mezz’ora, vede Raum libero in area e lo serve. Gonda, l’estremo difensore nipponico è costretto al fallo, provocando il calcio di rigore. Al 33′, minuto di gioco, Gundogan, dal dischetto non sbaglia, per il meritato vantaggio della Germania guidata dal ct, Hans Dieter Flick . Nipponici, chiusi nei propri sedici metri e tedeschi che chiudono la prima frazione di gioco in vantaggio. Nella ripresa, il Giappone ci prova con le ripartenze, approfittando anche di una Germania, ingenua e sicura di se, ma senza preventivare l’audacia tecnica dei giapponesi che si affacciano nei sedici metri tedeschi, costringendo Kimmich e compagni a recuperare oer arginare il pressing nipponico. La fortuna, si sà, premia gli audaci e al 75′ Doan, batte il veterano Neuer su un tiro cross da posizione defilata di Minamino. Tutto da rifare per i tedeschi, che ripartono con determinazione a riprendere le redini del gioco, con i nipponici Yoshida e Nakatomo occupati ad affannosi recuperi, sulle continue incurisoni di Harvertz e Musiala. Il forcing tedesco, non serve a nulla di fronte al cinismo giapponese che all’83’, batte nuovamente a rete con Asano per il vantaggio in rimonta. Nei minuti finali, inutili i tentativi degli uomini di Flick, nel tentativo di riprendere il match. Il Giappone, vince all’esordio, contro una “grande” e balza al comando della classifica nel gruppo E, aspettando l’esito di Spagna e Costarica.
La Spagna di Louis Enrique, affronta la modesta Costa Rica del commissario tecnico Guzman. Bastano ventun minuti di gioco, agli spagnoli, per impadronirsi del gioco e andare subito in goal con Dani Olmo all’ 11′, servito egregiamente da Pedri. Al 21′, Asencio servito da Jordi Alba, raddoppia annichilendo, il Costarica, incapace di reagire. Alla mezz’ora è sempre Spagna, sulle rime della Roja, fallo su Jordi Alba ed è calcio di rigore. Dal dischetto, Torres non sbaglia per il tre a zero. Nel secondo tempo, gli spagnoli dilagano, Torres, al 54′ doppietta per lui, Gavi al 74′, Soler al 90′ e Morata al 92′. Spagna che aggancia il Giappone in testa al gruppo E e che parte bene in questo mondiale, come da pronostico è tra le favorite al titolo.