
Continuano a salire i prezzi di benzina e diesel, anche a causa delle conseguenze economiche della guerra in Ucraina. In base all’elaborazione dei dati comunicati dai gestori all’Osserva prezzi del Mise – aggiornati alle 8 del 5 giugno – il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self va a 1,969 euro al litro (1,952 il valore del 2 giugno), con i diversi marchi compresi tra 1,953 e 1,986 euro al litro.
Il prezzo medio praticato del diesel self si porta a 1,879 euro al litro (dato precedente 1,864), con le compagnie tra 1,868 e 1,893 euro al litro. Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato aumenta a 2,100 euro al litro (2,080 il valore del 2 giugno). La media del diesel servito arriva a 2,015 euro al litro (contro 1,999).
Proprio per contrastare l’aumento dei prezzi del carburante, che dura ormai da mesi, il Governo con il decreto Ucraina bis ha introdotto un bonus benzina fino a 200 euro. Il buono benzina spetta ai dipendenti di aziende private e di datori di lavoro privati, come ad esempio gli studi professionali.
Sono i datori di lavoro a decidere se erogare o meno i buoni benzina ai propri dipendenti, così come possono deciderne la cifra che può arrivare a 200 euro ma può essere anche inferiore. I lavoratori quindi non devono presentare nessuna domanda per ottenere il buono benzina.
I buoni benzina devono essere messi a disposizione dei dipendenti entro il 31 dicembre 2022, ma l’uso da parte dei lavoratori non deve avvenire entro questa data, bensì entro il limite di scadenza indicato sul buono stesso. Il bonus benzina è esente dalle imposte sui redditi da lavoro dipendente e, come specifica la relazione tecnica allegata al decreto, si affianca e non concorre alla formazione del tetto massimo previsto per i “fringe benefits”, la cui soglia è di 258,23 euro.