
Un uomo ha accoltellato e ucciso la moglie a Rimini, ferendo la figlia 27enne (e non 13enne come sembrava in un primo momento). La giovane, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe tentato di dividere i genitori. Non sarebbe in gravi condizioni.
L’aggressione è avvenuta intorno all’ora di pranzo in un appartamento di una palazzina in via Dario Campana, dove la coppia – di nazionalità peruviana – si occupava della manutenzione del cortile interno. Tra i due coniugi sarebbe scoppiato un litigio, poi l’uomo avrebbe afferrato un coltello e colpito la moglie con più colpi, prima di ferire anche la figlia che avrebbe provato a difendere la madre.
L’uomo è stato bloccato dalla squadra mobile della polizia, arrivata sul posto dopo l’allarme lanciato dai vicini, portato in Questura e sottoposto a un interrogatorio. La figlia è stata trasportata dal 118 in ospedale e non sarebbe in gravi condizioni.
“Questa è la dimostrazione di come siamo immersi in una cultura patriarcale e di come ci sia bisogno di strumenti per riuscire a distruggere la piramide della violenza. I comportamenti molesti e le violenze sessuali sono alla base di questa piramide, il femminicidio è la cima. Non si può intervenire solo quando il danno è fatto, ma bisogna farlo ragionando in un’ottica sistemica e culturale”. È così che l’associazione “Non una di meno Rimini” ha commentato quanto avvenuto.