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Caro carburante: partono le proteste e gli esposti

| 13 Marzo 2022 | ECONOMIA

“Stiamo assistendo a un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. Il mercato – ha sottolineato Cingolani – ha alzato i prezzi in maniera irragionevole e lo stanno pagando le nostre imprese. Se mettiamo un tetto ai prezzi blocchiamo questa spirale speculativa. Siamo in presenza di una colossale truffa che viene dal nervosismo del mercato”.

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Gli ultimi dati diffusi da Quotidiano Energia segnalano prezzi di benzina e gasolio a un passo dai 2,3 euro al litro nel servito. Per la prima il costo medio è a 2,275 euro/litro, con prezzi praticati tra 2,222 e 2,378 euro/litro. La media del gasolio sale a 2,270 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie con prezzi compresi tra 2,246 e 2,359 euro/litro.

L’aumento senza sosta dei listini ha spinto il Codacons a presentare un esposto a 104 Procure in tutta Italia e all’Autorità garante della concorrenza. L’associazione a tutela dei consumatori chiede di indagare sugli abnormi rincari dei prezzi e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese.

Il presidente del Codacons Carlo Rienzi sottolinea come il costo della benzina segni in media un +39,3% “rispetto allo stesso periodo del 2021”, mentre il gasolio “sale addirittura del +51,3%”. In zone più difficili da raggiungere, come le isole, gli aumenti sono ancora più significativi che nel resto d’Italia.

A Ischia la benzina è arrivata a 2,629 euro/litro, a La Maddalena a 2,589 euro/litro e a Ventotene 2,579 euro/litro. Il Codacons fa notare come l’entità degli aumenti non sembri giustificata né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina, ricordando che benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa a prezzi sensibilmente inferiori.

In segno di protesta contro le “insostenibili condizioni” che segnano il mercato dei carburanti, Trasportounito ha annunciato “per forze di causa maggiore” uno sciopero nazionale degli autotrasportatori a partire da lunedì 14 marzo. Adesso è però arrivato lo stop dalla Commissione di garanzia per lo sciopero.

Una comunicazione del commissario delegato della Commissione Alessandro Bellavista rileva il “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni” e richiama “l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione”.

Trasportounito tira però dritto:la sospensione dei servizi si farà. Il segretario generale Maurizio Longo spiega che l’iniziativa è motivata dalla volontà di “evitare l’indebitamento” degli autotrasportatori, che i rincari avrebbero messo nella situazione di non poter svolgere il proprio lavoro senza andare in perdita. Longo fa notare come, dopo l’annuncio dello stop, siano già arrivati i primi risultati. “Molti committenti hanno chiamato le imprese di trasporto garantendo la copertura della maggiorazione dei costi”, ha detto.

Altre associazioni hanno contestato la sospensione, decidendo di aspettare prima gli eventuali risultati che potrebbe portare l’incontro con la viceministra alle Infrastrutture Teresa Bellanova (in foto), in calendario martedì 15. Longo, alle altre sigle, dice: “Non dovrebbero contestare chi ha evidenziato il problema. Hanno accettato gli 80 milioni messi a disposizione dal governo pur sapendo che non sono sufficienti”. In merito alle dichiarazioni del ministro Cingolani, Longo si dice perplesso: “Se vi è speculazione, bisogna dotarsi di contromisure e strategie”.

L’annuncio della protesta, nei giorni scorsi, aveva fatto temere il blocco delle merci, soprattutto dei prodotti alimentari, e dei rifornimenti di carburante. Si stima che in Italia, sul totale delle merci circolanti, almeno l’85% viaggi su strada grazie agli autotrasportatori.

In Italia non si segnala alcun rischio eppure in alcune regioni si sono registrati maggiori acquisti. In Sardegna, in particolare, in alcuni supermercati sono stati svuotati molti scaffali, mentre alcuni distributori di carburante sono rimasti temporaneamente a secco.

TAG: caro benzina, Codacons, sciopero
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