Una punizione troppa pesante quella inflitta dal Liverpool all’Inter di Simone Inzaghi. Termina con un passivo di due reti la gara d’andata degli ottavi di Champions League per i nerazzurri. Inter che regge emotivamente e caratterialmente lo scontro contro la formazione inglese, sicuramente una delle candidate alla vittoria finale.
Una gara di carattere, quella di Simone Inzaghi, che parte con la traversa colpita da Calhanoglu nei minuti iniziali e prosegue con i nerazzurri che riescono a tenere bene a distanza la formazione di Klopp, con la diga di centrocampo che regge l’urto, un Vidal in formato Champions Lague e la difesa che non fatica a contenere Manè e Salah.
Passano i minuti, cresce l’Inter e cresce anche la convinzione che la gara si possa indirizzare per il verso giusto. Klopp lo capisce e corre ai ripari inserendo Keita, Henderson e Firmino. Proprio l’attaccante dei reds trova il guizzo giusto al minuto 75 su corner e Salah completa l’opera otto minuti dopo sfruttando una carambola con una deviazione decisiva di Skriniar.
L’Inter si sgretola e vede vanificare quanto di buono fatto per gran parte del match e il Liverpool torna a casa con un premio inaspettato, un doppio vantaggio, che – visti i valori in campo – non rispecchia l’andamento della gara.
Servirà una prova di forza ad Anfield, sarà durissima, ma l’importante sarà non lasciare nulla di intentato.